Un supplemento di indagine sulla morte di Michele Mancarella Pinto, il 38enne campano e residente a Lecce, padre di un bambino di 4 anni, morto a causa di un incidente stradale nel settembre del 2021 sulla provinciale 371 in direzione Lecce. È ciò che il giudice Sergio Mario Tosi ha chiesto al pm Rosaria Petrolo accogliendo l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura. L'indagine, in particolare, dovrà valutare se vi siano state responsabilità non solo del 60enne attualmente indagato per omicidio stradale - che in Provincia ricopriva il ruolo di responsabile per la sicurezza su quel tratto di strada - ma anche di altri due suoi colleghi.
La famiglia e il perito di parte
Sul caso, dunque, saranno eseguiti ulteriori approfondimenti.
La difesa
L’indagato, tramite il suo difensore, l’avvocato Luigi Rella, ha prodotto memorie difensive in cui, tra le altre cose, si sottolinea come avesse segnalato ai colleghi di intervenire sulla rotatoria. Attraverso il suo legale, il 60enne indagato per omicidio stradale ha prodotto delle memorie nelle quali fa riferimento ai messaggi di posta elettronica inviati, pochi mesi prima dell'incidente mortale, a due colleghi, messaggi nei quali segnalava la necessità di intervenire su quella rotatoria della provinciale 371 per ripristinare gli standard di sicurezza relativi alla luminosità dell’impianto di illuminazione. Per il giudice, però, molti aspetti legati all’incidente non sono ancora del tutto chiari. Da qui la richiesta di ulteriori indagini. La famiglia della vittima è assistita dall’avvocato Salvatore Musco.