Salento, allarme inquinamento ed esposto in Procura: «Polvere nera in contrada Piani»

Salento, allarme inquinamento ed esposto in Procura: «Polvere nera in contrada Piani»
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 15 Agosto 2023, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 12:16

In contrada Piani, 2,7 chilometri da Galatina, il coordinamento civico Ambiente e Salute di Lecce segnala diffusa presenza di polvera nera. E con un esposto trasmesso per conoscenza anche al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e alla Procura della Repubblica, chiede ad Arpa Puglia, Asl Lecce e ai Comuni di Galatina, Soleto e Sogliano di verificarne la provenienza e di accertare il presunto danno.

La segnalazione

L'istanza è firmata dal legale rappresentante dell'associazione e prende spunto da quanto rilevato da alcuni abitanti della contrada. Il documento non si compone esclusivamente del cenno ad alcuni riferimenti verbali ma include anche documentazione video-fotografica che attesta la presenza della menzionata polvere nera su alcune superfici. Il coordinamento si esprime dunque in nome dei residenti coinvolti e pone l'attenzione sull'attività degli impianti industriali presenti nell'area oggetto di segnalazione, in particolare uno: «I cittadini della zona - riferisce - hanno ritenuto opportuno formulare questa richiesta urgente di intervento per le seguenti circostanze. Da giovedì 10 agosto, nella zona a Sud dello stabilimento Colacem, a poche centinaia di metri, nell'abitato cosiddetto "Contrada Piani", si deposita polvere nera untuosa, al tatto molto sottile.

La presenza di uno strato evidente di polvere nera è avvenuta in prima battuta sulla superficie dell'acqua di una piscina di un'abitazione privata, poi, da una perlustrazione dei dintorni, la polvera nera è stata riscontata ovunque, con maggiore rilevanza sui ripiani lisci senza particolari ruvidità».

Il quadro

Per indurre attenzione sul potenziale pericolo che il ritrovamento costituirebbe per l'intera area, il coordinamento Ambiente e Salute offre successivamente anche una descrizione del contesto residenziale e paesaggistico della contrada, composto «di plurime abitazioni con giardini e frutteti». E da atto della disponibilità dei residenti, tramite la stessa associazione, ad accompagnare il personale addetto al luogo dove la polvere nera si starebbe accumulando, riferendo nel contempo che le famiglie interessate chiedono che siano effettuati con estrema urgenza controlli adeguati alla zona in cui insiste il cementificio Colacem, «il cui impianto, anche di deposito carbonile e di produzione di cemento, è regolamentato dall'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), rilasciata in sede di rinnovo il 29 novembre 2021, onde emendare a strettissimo giro le problematiche sopra emarginate».
Non solo. Il coordinamento civico Ambiente e Salute chiede pure che «siano effettuate le analisi della polvera nera da parte di Arpa Puglia e il monitoraggio dello stato dell'impianto rispetto alle modalità di stoccaggio del carbone, come più volte già richiesto». E, in attesa di positivo riscontro, già preannuncia azioni contro eventuali danni ambientale e alla salute, in tutte le sedi competenti, «penale e contabile comprese».
Sono termini che ancora una volta attestano la problematica convivenza tra lo stabilimento Colacem, i residenti del territorio di Galatina e le aree circostanti. Una convivenza mai completamente tollerata sul fronte ambientaliste e civico (come anche quella con gli altri impianti industriali presenti in zona) e foriera di iniziative di denuncia, alle quali l'azienda si è sempre opposta tutelandosi nelle sedi legali ed esprimendo l'assoluta correttezza e trasparenza del proprio operato. È accaduto - in ultimo - anche a marzo in concomitanza con la segnalazione di forti odori provenienti da Galatina. Occasione immediatamente incalzata da Colacem che affermò «la perfetta regolarità del funzionamento dell'impianto e la completa estraneità rispetto ai fenomeni segnalati». Così nel 2021 quando Arpa intervenne per individuare la natura di una nube accanto alla torre dell'impianto: «Semplice acqua ad alta pressione che fuoriusciva da un tubo».

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