Rimborsopoli M5s senza tregua: Lezzi, bonifico ritirato e sanzioni

Rimborsopoli M5s senza tregua: Lezzi, bonifico ritirato e sanzioni
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 17 Febbraio 2018, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 17:05

Dopo il senatore Maurizio Buccarella (che ha ammesso il suo errore e si è autosospeso: non risultato versati 137mila euro) e la senatrice Barbara Lezzi, altri due parlamentari pugliesi del Movimento cinque stelle finiscono sulla graticola della rimborsopoli. “Le Iene”, ieri, hanno pubblicato il terzo e ultimo servizio dell’inchiesta sui presunti finti rimborsi e sono spuntati tre nomi nuovi: si tratta dei baresi Francesco Cariello, espulso nella serata di ieri da Luigi Di Maio, ed Emanuele Scagliusi e della calabrese Federica Dieni. Anche loro, secondo il programma televisivo che va in onda su ItaliaUno, non avrebbero restituito parte dello stipendio versandolo al fondo del microcredito. I casi però sembrano essere diversi.
“Le Iene” tirano in ballo nuovamente anche Lezzi, salvata dai probiviri del M5S che hanno comminato solo una multa nei suoi confronti: stando agli approfondimenti svolti da Filippo Roma e Marco Occhipinti, il versamento da 3.500 euro sarebbe stato annullato dalla senatrice salentina. Quindi, non si sarebbe trattato di un errore non voluto, come spiegato nei giorni scorsi da Lezzi. Il totale sarebbe, quindi, di 14 parlamentari coinvolti nella “Rimborsopoli” a Cinque stelle e non 9 come annunciato dal candidato premier Luigi Di Maio.
Analizziamo i casi pugliesi. Lezzi, candidata capolista in Puglia al Senato nel collegio sud e all’uninominale nel collegio Nardò-Casarano: secondo “Le Iene” mancherebbe all’appello un bonifico da 3.500 euro. La senatrice si è sempre difesa sostenendo che il bonifico fosse stato rifiutato dalla banca per una momentanea assenza di fondi sul conto di cui non si era accorta. Insomma, un errore senza dolo che ha poi sanato. Ma “Le Iene” hanno voluto vederci chiaro e hanno sentito la sua banca che, invece, replica che quel bonifico è stato revocato direttamente dal cliente. «Antonio Bordiga, responsabile dei sistemi di pagamento di Banca Sella, al microfono di Filippo Roma ha detto che la revoca del bonifico poteva essere fatta solo tramite richiesta e firma del cliente», riportano “Le Iene” sul proprio sito. La senatrice è stata sanzionata con una multa: «Barbara Lezzi – si legge sul sito del M5S - ha restituito 132mila 557 euro. Vi è un bonifico contestato di circa 3.500 euro (-2,5%) immediatamente sanato. E in accordo col Movimento verserà tre mensilità di restituzione in più al fondo per il microcredito come penale per l’errore fatto».
Per quanto riguarda Francesco Cariello, invece, mancherebbero all’appello due bonifici per un totale di 5.989 euro: “Le Iene” hanno provato a contattarlo, ma ha risposto che non può parlare prima di martedì prossimo. In serata è stato però espulso. Diversa la posizione di Emanuele Scagliusi: nel suo caso – è la ricostruzione del programma televisivo targato Mediaset - non si parla di bonifici pubblicati e mai arrivati a destinazione, ma di bonifici arrivati nel fondo del microcredito solo parzialmente, cioè per cifre inferiori rispetto a quelle presenti nel documento pubblicato dai due onorevoli. Nel caso di Scagliusi, candidato all’uninominale della Camera nel collegio di Monopoli, la penalità da versare è di una mensilità. Il diretto interessato spiega così: «Ieri sera a Gioia del Colle – scrive su Facebook - sono stato avvicinato da Filippo Roma de “Le Iene” che mi ha contestato un bonifico di agosto scorso in cui ho restituito mille euro in meno rispetto a quanto previsto. Mille euro che ho restituito nella rendicontazione successiva. La verità è che qualche mese fa ho avuto la necessità di fare una spesa personale di cui non volevo sapessero nulla né la mia compagna per non farla preoccupare né il mio collaboratore, che controlla la mia rendicontazione. In pratica, ho preso in prestito mille euro dei soldi a mia disposizione per dei controlli medici sulla mia persona che volevo rimanessero nascosti ai miei cari. Non ho ritenuto opportuno davanti alle telecamere dire miei fatti personali. Mi rimetto totalmente al giudizio dei probiviri. Chiedo solo di tenere conto che ho donato dei miei stipendi oltre 223 mila euro e che ho sbagliato una sola volta per mille euro già restituiti».
Nella serata di ieri, Il M5S ha comunicato che «sono 10 in totale gli esponenti espulsi». Agli otto parlamentari annunciati nei giorni scorsi da Di Maio (Della Valle, Pisano, Buccarella, Martelli, Bulgarelli, Cecconi, Benedetti, Cozzolino) si aggiungono proprio Francesco Cariello e il consigliere regionale Gian Luca Sassi, “cacciati” con un post in contemporanea alla terza tranche dell’inchiesta de “Le Iene”. Dei 9 parlamentari tre (Cariello, Pisano, Della Valle) non sono ricandidati.

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