Revisione degli estimi, la Cassazione dà ragione a consumatori e Comune: sconfitta l'Agenzia delle Entrate

Una panoramica della città capoluogo
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Lunedì 18 Aprile 2016, 17:36
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato Piero Mongelli in rappresentanza di un privato cittadino e delle associazioni dei consumatori Codacons, Adoc e Adusbef - con intervento a supporto del Comune, difeso dall'avvocato Francesco Baldassarre - contro la sentenza del Consiglio di Stato, con la quale i giudici di Palazzo Spada avevano ritenuto di non avere competenza sul nodo estimi.
La Cassazione ha invece ordinato al Consiglio di Stato di decidere sul ricorso senza preclusioni. Ed è anche entrata nel merito della questione, affermando un importante principio in materia di classamento. Non solo la Suprema Corte ha stabilito che le microzone sono porzioni "omogenee" di territorio - bocciando quindi l'impianto adottato dall'Agenzia delle Entrate che ha suddiviso Lecce in due grandi microzone - ma ha anche  sottolineato come il classamento degli immobili debba essere motivato “non dalla mera evoluzione del mercato immobiliare, né dalla mera richiesta del Comune, bensì dall’accertamento di una modifica del valore degli immobili presenti nella microzona” attraverso specifiche procedure previste dalla legge.
Secondo l'avvocato Mongelli e le associazioni che hanno fatto ricorso, i principi espressi dalle Sezioni Unite "avranno un notevolissimo peso sia nei giudizi innanzi all’Autorità Tributaria sia nel prosieguo del giudizio davanti all’Autorità Amministrativa per l’annullamento degli atti amministrativi presupposti agli avvisi di nuovo classamento che hanno ingiustamente colpito tutti i cittadini della nostra bella Lecce".
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