Provinciali, Minerva resta presidente: oltre il 60% su Sperti
Determinanti i voti di Lecce e Nardò

Provinciali, Minerva resta presidente: oltre il 60% su Sperti Determinanti i voti di Lecce e Nardò
di Paola COLACI
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Giovedì 10 Novembre 2022, 23:41 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 19:00

L’esito delle urne è apparso chiaro sin dalle prime fasi dello spoglio: sindaci e amministratori salentini hanno premiato ancora una volta il centrosinistra. Il presidente uscente della Provincia  di Lecce Stefano Minerva si riconferma alla guida di Palazzo dei Celestini per altri quattro anni. Nulla da fare per il centrodestra che si presentava al voto con il candidato Michele Sperti. Il sindaco di Gallipoli ha chiuso la partita elettorale con una percentuale di consensi che nella tarda serata di ieri superava già il 60% dei consensi, attestandosi sul dato parziale di 64 a 36.

Determinanti i voti di Lecce e Nardò

A determinare l’esito della partita i voti di Lecce e Nardò, innanzitutto dove Minerva si è imposto per 31 voti a 25. E due astenuti. Se nel capoluogo, a fronte di una maggioranza a 21 del governo di Carlo Salvemini, il primo cittadino di Gallipoli dovrebbe aver fatto bottino pieno, esito a sorpresa a Nardò. Nel Comune del sindaco Pippi Mellone ai quattro voti della minoranza di centrosinistra si sono sommati altri 6 consensi della maggioranza. Un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto se rapportato al nuovo corso di destra del primo cittadino. A fine agosto, infatti, in occasione del voto per le politiche Mellone aveva preso le distanze dal civismo progressista di centrosinistra, tornando a schierarsi nettamente a destra. Una “conversione” che a distanza due mesi non ha trovato conferma alle urne di Palazzo dei Celestini. Come già era accaduto nel 2018, anche questa volta seppure in maniera meno netta a tirare la volata a Minerva sono stati i voti di Nardò. Sulla base del sistema del voto ponderato, infatti, un singolo consenso degli amministratori di Lecce e Nardò valeva 308 voti. Ma tant’è.

Il sindaco di Gallipoli, sostenuto dal Pd, dal centrosinistra e dall’universo delle civiche che fanno riferimento a Emiliano e agli assessori regionali Alessandro Delli Noci e Sebastiano Leo, ha fatto risultato anche nei Comuni che rientravano nella seconda e nella terza fascia di voto. A Gallipoli naturalmente. Ma anche a Copertino, Tricase, Galatone e Trepuzzi e in numerose realtà della Grecìa Salentina e del Capo di Leuca. Di contro Sperti - sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Regione Salento - ha fatto risultato a Maglie, patria del neo ministro Raffaele Fitto. Ma anche a Casarano e in parte a Galatina e in alcune realtà del centro e nord Salento. Risultato che non è stato sufficiente, però, a strappare la guida della Provincia al centrosinistra. Nella terza fascia di voto - tra 5mila e 10mila votanti - la partita si è chiusa con 225 voti per Minerva e 94 per Sperti (4 schede bianche e 5 nulle). 

«Premiato anche dal centrodestra»

«Un risultato straordinario frutto di un grande lavoro di squadra - ha commentato a caldo il presidente uscente e riconfermato Minerva -. Mi dicono che la percentuale di consensi, a urne chiuse, potrebbe essere ben superiore a quella ottenuta quattro anni fa. E ciò vuole dire che abbiamo lavorato bene. Ho chiesto i voti del centrodestra e del centrosinistra, nonostante la mia collocazione politica. Ho chiesto di essere giudicato sulla base del lavoro svolto a vantaggio di tutti i Comuni salentini, al netto del recinto politico. E l’impegno, la disponibilità e il grande lavoro svolto hanno premiato».
«Ciò che porto con me è questo straordinario bagaglio umano fatto di persone che mi hanno preso in braccio e mi hanno portato lungo una staffetta infinita sebbene in salita come sapevamo, faticosa, complicata - ha commentato il sindaco di Miggiano, Sperti -. Ma tutte queste persone animate dal vero senso di accoglienza, di calore, di solidarietà anche nei confronti di una battaglia che si sapeva molto difficile. Sono e rappresenta per me una grande soddisfazione».

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