Plogging a Lecce: gli studenti raccolgono due tonnellate di rifiuti

Plogging a Lecce nel quartiere Stadio
Plogging a Lecce nel quartiere Stadio
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Sabato 11 Gennaio 2020, 15:52
Pronti, via. Da Piazza Palio di corsa lungo le strade del quartiere Stadio per ripulire dai rifiuti la periferia di Lecce. In corsa  più di cento studenti del “Deledda” che partecipano alla prima maratona di “plogging” cittadino prendendo parte all’iniziativa Quartieri Puliti, insieme ai loro docenti e all’associazione plogging Salento. L’idea prende le mosse dal nuovo fenomeno globale partito dalla Svezia: il “plogging”, al secolo la sintesi di due parole, “jogging” e “plocka upp” che in svedese vuol dire appunto raccogliere. E infatti l’obiettivo è proprio Obiettivo del plogging  è quello di raccattare i rifiuti presenti nel percorso dei corridori. A partire dal quartiere Stadio. I ragazzi, ai quali si sono uniti il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e un gruppo di cittadini volontari, hanno seguito le seguenti tappe: ritrovo in Piazza Palio, nel piazzale antistante il Palazzetto dello sport Ventura, poi via Agrigento, via Carrara, via Pistoia, via Terni e via Fogazzaro. In tutto, tra andata e ritorno, poco più di quattro chilometri percorsi di buona lena con soste strategiche nelle aree verdi e aiuole più bisognose dell’intervento di raccolta di piccoli rifiuti abbandonati o trascinati dal vento. 
Alla fine dell’attività, che si è protratta fino alle 11.30, sono state raccolte dai giovani studenti-attivisti quasi due tonnellate di rifiuti, raccolte poi dagli operatori Monteco. Alla giornata ha preso parte anche la ditta di manutenzione del verde Mello che ha provveduto a piccoli interventi di manutenzione del verde.
«Questa iniziativa, come i ricorrenti sabato mattina di Quartieri Puliti, è importante perché educa al rispetto dello spazio pubblico e alla cura dell’ambiente urbano, che dobbiamo abituarci a non considerare lo sfondo anonimo dei nostri spostamenti - ha dichiarato il sindaco Salvemini - , ma una estensione della nostra casa, a cui dedicare la stessa dedizione. Noi ci proviamo, anche in forme nuove e coinvolgenti, come il plogging. Oggi lo abbiamo fatto insieme a centinaia di studenti, molti dei quali per la prima volta hanno guardato alla strada con occhi nuovi, accorgendosi di ciò che nella quotidianità magari non desta la loro attenzione: una bottiglia abbandonata, un pacchetto di sigarette accartocciato, un volantino spaginato. È molto difficile, dopo aver vissuto l’esperienza della raccolta uno ad uno di questi piccoli rifiuti, che nella propria quotidianità si possa poi restare indifferenti nei confronti del decoro urbano». 
 
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