Nardò, accuse di parentopoli nei concorsi al Comune: pronto l'esposto

Il municipio di Nardò
Il municipio di Nardò
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Giovedì 31 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:31

Presunta “parentopoli” nei concorsi banditi dal Comune di Nardò? Le carte sono pronte per essere spedite alla Procura, dopo un lavoro certosino di raccolta che ha riguardato alcune procedure per il reclutamento di personale che secondo il denunciante, ovvero il capogruppo del Pd in Consiglio Lorenzo Siciliano, avrebbero portato «all’assunzione di persone che fanno parte della maggioranza, o parenti molto vicini ad essa». 

Il post su Facebook

Ieri il post sulla pagina Facebook del consigliere Siciliano, con l’annuncio nello stesso di far arrivare tutto nelle mani dei giudici. «A breve elencheremo con nomi e cognomi, collegamenti e parentele, tutte le assunzioni fatte dal Comune di Nardò - annuncia Siciliano -. È ora che i neretini sappiano ciò che non viene raccontato, ciò che è tenuto celato dalla macchina d’informazione, pagata coi soldi pubblici, del sindaco Mellone. È ora che sappiano e che si facciano un’idea più chiara. Come è ora che la magistratura accenda un faro su tutto questo».
Il capogruppo Pd ricorda nel post come solo «poche settimane fa denunciai pubblicamente come il Comune di Nardò, da tempo, sia divenuto una sorta di ufficio di collocamento.

In particolare evidenziai la presenza di una cooperativa della provincia di Foggia che gestisce alcuni servizi tra cui il portierato e il pre e post scuola, che ha assunto decine di persone, guarda caso tutte vicine o candidate alle ultime elezioni con l’attuale sindaco. Tutte senza aver mai preso parte ad una pubblica selezione». E rincara la dose: «E oggi non posso non portare a conoscenza dell’intera comunità neretina che anche sui concorsi pubblici banditi dal Comune di Nardò c’è molto di “singolare”, per usare un eufemismo, sia nelle commissioni esaminatrici, sia in gran parte delle graduatorie di merito. Mi chiedo e vi chiedo - aggiunge Siciliano -: secondo voi è normale che il presidente delle commissioni d’esame dei concorsi pubblici banditi dal nostro Comune sia un dirigente la cui permanenza è legata alla scadenza del mandato del sindaco e che ha ricoperto fino a poco tempo fa il ruolo di segretario politico del partito personale di Mellone? E secondo voi è normale che nelle graduatorie dei concorsi pubblici banditi dal nostro Comune si verifichi puntualmente la circostanza che vede comparire tra gli idonei i nomi della moglie di un responsabile di una delle liste a sostegno del sindaco in carica, della moglie di un Consigliere Comunale di maggioranza e di quattro candidati non eletti a sostegno dell’attuale sindaco alle ultime elezioni comunali?».

Le contestazioni

La presunta “parentopoli” denunciata da Siciliano riguarderebbe anche le agenzie di somministrazione del lavoro incaricate dal Comune di Nardò. «È normale che assumano puntualmente la figlia di una candidata non eletta nella lista “Direzione futuro” promossa sempre da Mellone, e un candidato non eletto a sostegno dell’attuale sindaco alle ultime elezioni comunali di Nardò?» incalza il consigliere. Da qui la decisione di denunciare tutto alla Procura. «Dopo aver analizzato in modo dettagliato tutti i particolari di diverse procedure dei concorsi di questo Comune, dal 2018 ad oggi, ho deciso di informare l’autorità giudiziaria di molti aspetti “opachi” che contraddistinguono tutto ciò che ruota attorno alle assunzioni del personale». Intanto, dal Comune nessuna replica.

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