Otranto, rischio incendi nella pineta: multe da 800 euro ai privati

"Manca la realizzazione di una fascia protettiva perimetrale". I proprietari lavorano ai ricorsi

La pineta di Sant'Andrea
La pineta di Sant'Andrea
di Fernando DURANTE
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Sabato 7 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 12:11

Pioggia di multe ai proprietari di particelle della pineta di Sant’Andrea (Specchiulla), prima area a nord del feudo di Otranto. La sanzione, che ammonta a ben 846,05 euro, è stata comminata dai carabinieri forestali di Otranto in perlustrazione del posto. Il motivo? La «mancata realizzazione di una fascia protettiva perimetrale, per la lunghezza costante di cinque metri, priva di vegetazione, rovi e necromassa, effettuando anche eventuali spalcature/o confinanti per la conservazione del patrimonio boschivo» secondo quanto sottolineano i forestali. Ma, intanto, i proprietari - che sono diverse decine tra Carpignano Salentino e i Comuni viciniori - destinatari della multa si dicono pronti a presentare ricorso. E alcuni lo hanno anche già fatto. 

La norma

Stando al Dpgr n. 258 dell’1 giugno 2023, i proprietari, avrebbero dovuto provvedere ad arare intorno ad ogni albero una fascia di terreno di almeno cinque metri, tali, “da evitare - riporta il decreto - la propagazione di un eventuale incendio e la conservazione del patrimonio boschivo”. Per tale inosservanza, l’articolo 16 della legge 689/81 prevede, appunto, la sanzione amministrativa di 846,05 euro. 
Ma, contesta uno dei legali che segue la vicenda a cui si è rivolta una delle proprietarie del fondo boschivo, come si fa a rispettare il decreto regionale se, poi, quel terreno «è difficilmente raggiungibile persino a piedi se non attraversando con grande difficoltà le altrui proprietà, ed oggi, risulta del tutto inaccessibile per i trattori o qualsivoglia macchina agricola, ove prima non siano sgombrate le vie d’accesso come, invece, prevede il decreto?».
Un altro ricorrente, invece, ha rilevato che anche la sua proprietà di superficie trapezoidale (con i lato minore lungo 16 mt, quello maggiore di mt. 20 e quelli obliqui rispettivamente lunghi 52 mt e 52, 15 mt, ha superficie pari a 950 mq), risulta irraggiungibile perché, «interamente circondata da fondi appartenenti ad altri e perché, a causa delle attuali condizioni botanico-vegetazionali cagionate dalla tromba d’aria dello scorso anno, avvenuto in data 16 agosto 2022, che ha abbattuto numerosi alberi che hanno occluso i vari percorsi all’interno della pineta». 

Le contestazioni

Più in generale, risulterebbero ostruiti tutti i percorsi centrali che consentivano il transito verso i vicini villaggi turistici, le spiagge disposte lungo la costa, e tutti i passaggi verso le particelle di pineta acquistate. Così stando le cose, si chiedono i proprietari di quei terreni pinetati, «come mai potremmo rispettare i dettami del decreto regionale che, fra l’altro, dispone, da una parte arature e pulizia intorno agli alberi, dall’altra impedirebbe al proprietario la possibilità della raccolta del materiale organico che costituirebbe la copertura del terreno (foglie, humus, ecc.)?». Con il paradosso estremo, sottolinea ancora l’avvocato, «di non poter, per esempio, neppure raccogliere delle pigne per il focolare domestico, ma sulla quale, oggi, si pretenderebbe persino di far gravare l’obbligo di provvedere all’aratura di gran parte del terreno: dunque nessun vantaggio e, anzi, obblighi e costi per gli eventuali esorbitanti interventi manutentivi». 
«Il recupero della pineta di Sant’Andrea - rileva ancora l’avvocato - non può avvenire se non attraverso nuovi strumenti di pianificazione e programmazione, a seguito di dispositivi esecutivi che li possano rendere attuabili» sottolineando pure che «dal punto di vista del rapporto dei cittadini con le istituzioni, risulta alquanto inopportuno comminare a centinaia di cittadini già danneggiati dallo svuotamento del titolo di proprietà, la beffa della sanzione per l’illegittima pretesa di arare il terreno».

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