Ospedali, non solo tagli: ecco i reparti "promossi" che guadagnano posti

Medici in sala operatoria
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di Maddalena MONGIO'
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Venerdì 4 Marzo 2016, 06:38 - Ultimo aggiornamento: 14:37
Non solo tagli per gli ospedali salentini. “Promossi” il Vito Fazzi di Lecce (hub di secondo livello), Gallipoli e Scorrano (ospedali di primo livello). È il quadro che emerge dalle tabelle del Piano di riordino ospedaliero che andrà al vaglio del ministero.
Vinti e vincitori, come si dice in questi casi. Chi aveva una posizione di preminenza (Copertino e Casarano) se lo è visto sfilare a vantaggio di Gallipoli e Scorrano. Complessivamente i tre ospedali che rappresentano la fascia di eccellenza per numero di reparti e posti, rispetto al primo gradino dei presidi di base, guadagnano 50 posti letto: dai 1.069 attuali si passa a 1.119. E nello specifico il Vito Fazzi sale a 750 (ne ha 686), Scorrano a 215 (ne ha 201), Gallipoli a 234 (ne ha 182).

Ma nel complesso per la rete ospedaliera salentina - compresi i privati accreditati e l’ente ecclesiastico di Tricase che hanno mantenuto lo stesso assetto - alla fine ci sarà un’emorragia di 123 posti letto nonostante le rassicurazioni del del presidente della Regione, Michele Emiliano, sul mantenimento del loro numero. La coniugazione al futuro è un passaggio obbligato perché il disegno tratteggiato dalla Regione dovrà passare al vaglio di Roma che dovrebbe accogliere anche le forzature sui punti nascita (vedi Copertino che mantiene un punto nascita con 12 posti letto) e la classificazione di nuovo conio di ospedale di base rinforzato non contemplata nell’ormai ultracitato decreto 70 che ha fissato gli standard ospedalieri.Oltre alle tabelle che hanno segnato, per ora, il destino degli ospedali è stata approvata anche la variazione del Regolamento ospedaliero numero 14 del giugno dello scorso anno. Certo, dalla lettura delle tabelle, risulta anche qualche incongruenza. Una su tutte: il reparto di Gastroenterologia del “Santa Caterina Novella” di Galatina e quello di Pediatria del Ferrari di Casarano sono riconosciuti “Presidio delle Rete Nazionale Malattie Rare”, con altri tre ospedali (Fazzi, Scorrano, Gallipoli). Una rete presentata dalla Asl di Lecce all’indomani dell’approvazione del piano di riordino che ha azzerato questi reparti. Siamo, insomma, alla famosa regola della mano destra che non sa cosa fa quella sinistra.
Ma torniamo alla nuova rete di reparti dei singoli ospedali. Il Vito Fazzi aumenta la sua offerta con i 20 posti di Chirurgia pediatrica che saranno persi da Casarano, sinora centro nevralgico di questa disciplina. E tra le new entry ci sono anche i 20 posti letto del reparto di Gastroenterologia. Per la Chirurgia vascolare, invece, sono previsti due posti letto in più, rispetto ai dieci esistenti, ma in realtà questo reparto esiste solo sulla carta ed è tutto da fare. Dal Piano non si evince cosa ne sarà degli 8 posti di terapia intensiva neonatale, obbligatoria negli ospedali di secondo livello, perché il reparto non risulta nell’elenco delle tabelle. Per il resto si tratta solo di ritocchi in più o in meno di posti letto da un reparto all’altro. Drastica la riduzione per Oculistica (passa da 21 a 10), ritocco con il segno meno anche per il reparto di Dermatologia (da 10 a 6).
Scorrano, invece, nonostante il mantenimento di un punto nascita, perde il reparto di Neonatologia. E guadagna, invece, 8 posti letto di unità coronarica. I reparti rimangono sostanzialmente invariati con qualche spostamento di letti in più o in meno. Idem per l’ospedale di Gallipoli: al netto del solito più o meno nei reparti esistenti la novità consiste nel perdere 20 posti di pneumologia e guadagnare 16 posti letto di urologia e 8 posti letto di unità coronarica. E, quindi, la partita da giocare è tutta sulla coerenza, dal punto di vista clinico e normativo, di quanto previsto nel piano di riordino. Per gli ospedali di base e per quelli di primo livello, in modo particolare.
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