Morto “Gigi”, l’amico dei Pooh, da anni voleva tornare in città

Luigi “Gigi” Colazzo, al centro della foto
Luigi “Gigi” Colazzo, al centro della foto
di ​Giuseppe TARANTINO
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Venerdì 15 Marzo 2024, 09:16

Il suo ultimo desiderio non è stato esaudito da una burocrazia ferrea e senza cuore: voleva ritornare a Nardò, il paese dove aveva trascorso gran parte della sua vita, da quando era rimasto orfano dei genitori, nella “Casa - Famiglia” che accoglieva un gruppo di persone disabili e fragili senza una casa e senza famiglia, e dove diceva sempre di voler morire. Luigi “Gigi” Colazzo, però, l’altro ieri, a soli 66 anni, è venuto a mancare all’improvviso.

Il suo cuore ha smesso di battere a Scorrano, presso l’ospedale “Delli Ponti”, dove era stato trasportato da Soleto, paese nel quale, alcuni anni fa, era stato trasferito, contro la sua volontà, in un centro di accoglienza, quando la “Casa - famiglia” di Nardò di via Immacolatella, nel centro storico, era stata chiusa. Da anni Nardò, aveva perso il suo “Gigi della casavaniglia”, come si presentava lui stesso; aveva perso il sorriso di una persona amorevole e amata da tutti, innamorato della vita, delle persone e della musica. Da quando era stato trasferito a Soleto, non si era mai rassegnato e in una serie di videomessaggi chiedeva di poter tornare tra la sua gente. E in tanti a Nardò erano d'accordo.

La raccolta firme

Nel 2018 fu indirizzata al sindaco anche una petizione popolare (che raccolse le firme di 400 neritini) con la quale si chiedeva di farlo tornare. A ottobre del 2018, l’allora sessantenne Gigi tornò davvero, almeno durante il giorno, grazie ad un accordo tra le amministrazioni comunali di Nardò e di Soleto. Per un breve periodo Gigi ritrovò la sua città e l’abbraccio della sua comunità. Poi, però, più nulla. 
Gigi era famoso anche per la sua amicizia con i Pooh, della quale teneramente si vantava sempre. Lui cantava sempre le loro canzoni (insieme a quelle di Al Bano e Toto Cutugno), accompagnandosi con una chitarra che non sapeva suonare, ma che andava bene lo stesso. Nel 1995, nel corso di uno spettacolo di beneficienza, si capì che non si trattava di una leggenda: i quattro Pooh, in collegamento video, salutarono il loro amico Gigi. Nel 2015, poi, il batterista della band, Stefano D’Orazio, arrivato in città per il Premio Battisti, lo volle incontrare. Da ieri la salma di Gigi riposa nel cimitero di Nardò, in un loculo messo a disposizione dal comune. 
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