Mutui, riparte il mercato della casa

Lecce città
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di Paola ANCORA
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Domenica 21 Agosto 2016, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 16:44
La casa. Resta questo l’investimento principale per i salentini. Che negli ultimi tempi non hanno esitato ad accendere un mutuo per acquistare una abitazione. Il mercato immobiliare è in ripresa e «non si arresta la corsa ai mutui ipotecari» rileva l’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce.
I tassi sempre più bassi e le promozioni degli istituti di credito a condizioni favorevoli spingono i salentini a stipulare nuovi contratti o surroghe. In provincia di Lecce, nell’ultimo anno, ne sono stati sottoscritti 1.454, dei quali 365 per comprare casa nel capoluogo e 1.089 per l’acquisto di un appartamento fuori città.
 
«Sul totale delle transazioni immobiliari di tipo residenziale del 2015, ovvero 5.148 passaggi di proprietà - spiega il direttore dell’Osservatorio, Davide Stasi - circa un terzo è stato assistito da ipoteca. Il capitale complessivamente erogato è stato di ben 128,3 milioni. Di questi, 37,4 milioni sono serviti per le compravendite a Lecce e 90,9 per quelle in provincia. La media è, di poco più, di 88mila per contratto».
Il tasso medio si è fermato al 3,06 per cento, in calo dello 0,58 per cento rispetto all’anno prima (3,64 per cento). La rata mensile si è abbassata a 473 euro contro i 503 euro del 2014, ma la durata dei mutui si è allungata di qualche mese, superando i vent’anni (21 anni e un mese, per la precisione).
«Queste elaborazioni – continua Stasi – ci danno motivo per sperare in un miglioramento, sempre più sostenuto, delle condizioni del mercato immobiliare. La compravendita di immobili ha subìto, negli ultimi anni, una battuta d’arresto».
«La contrazione dei prestiti concessi alle famiglie e le incerte prospettive economiche unite ad una vera e propria escalation delle tasse sul mattone - spiega ancora - hanno profondamente depresso il mercato con tutto ciò che ne è conseguito anche a livello di indotto produttivo. Basti pensare – aggiunge – che dal 2008 il comparto delle costruzioni ha visto in Puglia la chiusura di oltre duemila imprese artigiane e l’occupazione nel settore si è più che dimezzata».
Le tasse, in particolare, restano il punto dolente per chi decide di acquistare una casa. Nei mesi scorsi a Lecce, solo per fare un esempio, la Uil ha segnalato come la pressione fiscale abbia raggiunto livelli altissimi, rispetto ad altre città di uguale popolazione e grandezza. La Giunta, sindaco Perrone in testa, ha ribattuto che Lecce, città turistica, incamera tributi anche da non residenti, cioè dai tanti che acquistano una seconda casa in città per villeggiarci o per aprirvi una attività ricettiva, ma tant’è: la tassazione resta elevata.
«Va ricordato - insiste il direttore dell’Osservatorio di Confartigianato, Stasi - che il primo giugno scorso sono entrati in vigore i nuovi parametri per la concessione di un mutuo: si tratta degli “European valutation standards (Evs) 2016», ovvero nuovi standard di valutazione immobiliare che hanno sostituito la precedente edizione del 2012, apportando alcune interessanti novità nel campo delle buone pratiche della valutazione immobiliare.
Per trasformare questi flebili segnali positivi in una vera ripresa – conclude Stasi – «è necessario razionalizzare l’imposizione fiscale sugli immobili, migliorare ulteriormente le condizioni di accesso ai mutui bancari e, contestualmente, dare impulso a piccole e grandi opere». Come richiedono da tempo le associazioni dei costruttori, Ance in testa, che nelle manutenzioni e ristrutturazioni edilizie vedono la chiave per un rilancio duraturo del comparto del mattone.

 
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