"Darsena e Acquatina le emergenze da risolvere. E poi assessorato ad hoc"

Mauro Giliberti
Mauro Giliberti
di Paola ANCORA
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Sabato 11 Febbraio 2017, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 11:17
Ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco per il centrodestra a San Cataldo. Proprio a dire che il rilancio delle marine sarà uno dei punti fondanti il programma e la visione del futuro.
Mauro Giliberti, quali ritiene siano le principali emergenze da risolvere lungo il litorale?
«La darsena di San Cataldo innanzitutto: 180 posti barca pronti per l’estate 2019. Su questo ci metto la faccia. Si prevede un sistema di pompe e ventole che porti le alghe che si accumulano nel porticciolo su un’isola sabbiosa già esistente all’imbocco del porto. E, dopo le analisi, le consegni al ripascimento delle dune o in discarica. Più complessa è la vicenda di Acquatina a Frigole, che vorrei diventasse il grande lab di scienze del turismo e biologia. Terza emergenza: il complessivo decoro urbano delle marine e la relativa sicurezza. Su questo c’è da fare tantissimo, lo so, ma ho le idee chiarissime e una grinta assoluta. Lecce, per me, è città sul mare: voglio iniziare un percorso come quello che, 20 anni fa, Poli Bortone prima e Perrone poi hanno avviato per il centro storico».
Quando dice che «c’è da fare tantissimo» sottolinea una mancanza dell’attuale Giunta?
«Sulle marine manca moltissimo. Ma perché in questi anni si è dovuto recuperare un gap che risale al dopoguerra. La garanzia che si cambierà marcia, in tal senso, è la mia sensibilità e la mia visione di sviluppo».
Due idee originali per il rilancio del litorale.
«La prima riguarda lotta ai B&b abusivi e all’evasione della tassa di soggiorno. Chiunque la paghi, esibendo la ricevuta potrà raggiungere il mare gratis in bus. Il centro storico dovrà essere il grande veicolo pubblicitario per le marine leccesi. Poi un’idea forse non originale, ma decivisa: reintrodurrò un vero e proprio assessorato alle marine, con sede sul mare, per garantire interlocuzione permanente con gli imprenditori, che oggi sono veri eroi, e con i residenti. Infine aprirò le trattative con Vernole: ultimo tratto di San Cataldo non può essere un “bancomat” per multe e strisce blu».
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