Ex liceo Schipa, restauro svelato: «Diventerà un hub per i musicisti»

Ex liceo Schipa, restauro svelato: «Diventerà un hub per i musicisti»
di Ilaria MARINACI
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Sabato 9 Gennaio 2021, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 13:40

«Un grande hub dedicato alla musica e alla promozione del talento salentino». È il futuro dell'ex liceo musicale Tito Schipa. Da qualche giorno su viale dell'Università a Lecce non si vedono più le impalcature che ne nascondevano la facciata.

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Il restauro dell'immobile - i cui lavori erano ripresi, dopo una lunga interruzione, nell'estate del 2019, è terminato. Resta da completare l'allestimento con l'acquisto degli arredi e, poi, comincerà una seconda vita per lo storico edificio la cui costruzione fu finanziata, negli anni 30, dal grande tenore leccese e al quale, dopo la morte, fu intitolato.

 


L'obiettivo della Provincia, proprietaria dell'immobile, è quella di non perderne la vocazione originaria strettamente legata alla musica, anche perché all'interno è stata creata un'imponente sala prove visto che originariamente lo spazio doveva essere destinato a sede dell'orchestra provinciale Ico Tito Schipa nel frattempo chiusa e poi rinata, come cooperativa, con il nome di Oles.


«Vorremmo che l'ex liceo musicale diventasse uno spazio esclusivo sotto il profilo della qualità spiega il presidente della Provincia, Stefano Minerva ma non esclusivo sotto il profilo della gestione.

C'è una grande sala prove che vorremmo fosse usata dalla Oles, dal Conservatorio e dall'attiguo liceo Palmieri che, da anni, ormai è anche un liceo musicale. Una sorta di grande hub a disposizione dei talenti musicali del territorio, che promuovono il Salento nel mondo. Penso, anche, per esempio, all'Orchestra Popolare della Notte della Taranta oppure ai nostri artisti di livello nazionale. Ne parleremo presto con tutte le istituzioni interessate perché vorremmo arrivare alla consegna dell'immobile già con un piano di gestione definito».


La gestazione che ha portato alla conclusione del restyling è stata lunga e travagliata. Un maxi progetto da due milioni di euro di fondi Fas e finanziamenti regionali, annunciato nel 2009 dall'amministrazione guidata da Antonio Gabellone e poi avviato a maggio del 2011, che prevedeva lavori di restauro conservativo e adeguamento alle norme di sicurezza in materia di antincendio. Nello specifico, il rifacimento dei solai, dei servizi igienici, degli impianti, dei pavimenti e degli infissi oltre al recupero della facciata e del cortile interno.
Tutto si sarebbe dovuto concludere entro tre anni, ma una serie di intoppi hanno impedito di mantenere l'impegno: prima un contenzioso tra ditte, poi la revoca di una parte dei fondi statali e, infine, la riforma delle Province che le ha declassate a enti di secondo livello. La situazione si è sbloccata nel 2018 con il disciplinare firmato dall'ex assessore regionale Loredana Capone e dallo stesso Gabellone con cui la Regione Puglia concedeva alla Provincia un contributo di un milione e 682 mila euro per riprendere e completare la ristrutturazione dell'immobile rimasto, per anni, in stato di abbandono.


Con il cambio della guardia a Palazzo dei Celestini, il progetto è stato concluso dalla giunta di centrosinistra. A suo tempo si era parlato anche della possibilità che parte dell'ex liceo fosse destinato a ospitare cimeli appartenuti a Schipa. Un'ipotesi che resta in piedi. «Dobbiamo confrontarci con l'erede su questo, ma non escludo che un'area dell'edificio possa essere musealizzata. Stiamo ragionando con il Comune di Lecce su un progetto che riguarda il grande tenore e la creazione di una sorta di museo diffuso in città, non relegato in un unico luogo, ma conclude Minerva dislocato in più situazioni diverse».

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