Un caso di West Nile (febbre del Nilo) anche in Salento: l'intervento di Asl e Comune

Un caso di West Nile (febbre del Nilo) anche in Salento: l'intervento di Asl e Comune
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 22:54

Un caso di West Nile anche nel Salento, dopo l'allarme scatenatosi qualche settimana fa nella Bat. Si tratta di un 80enne residente a Torre Rinalda, marina di Lecce

I fatti

Il 23 settembre scorso, il capo del Dipartimento di Igiene della Asl di Lecce Alberto Fedele ha informato con nota scritta l'amministrazione comunale dell'esistenza di questo caso accertato. E ha chiesto l'adozione con la massima urgenza di tutte le misure necessarie a contenere la diffusione del virus che "viaggia" con alcuni insetti ematofagi, a partire dalle zanzare. In particolare, ha chiesto vengano effettuate tre diverse disinfestazioni - o "interventi abbattenti", per usare un linguaggio tecnico - uno immediatamente e i successivi due a distanza di 7 e 21 giorni. 

Il contesto

Il West Nilde è "potenzialmente grave" per l'uomo, come scrive la Asl, e in più Torre Rinalda si trova proprio nella zona protetta del Bosco e Paludi di Rauccio, un'area Sic dove le leggi nazionali ed europee non consentono di effettuare alcun tipo di disinfestazione con insetticidi.

Ma le norme prevedono però che per motivi di rilevante interesse pubblico, come in questo caso, si possa agire in deroga. Per questo il sindaco Carlo Salvemini ha autorizzato la Colservice srl di Nardò a procedere con le disinfestazioni. 

La nota della Asl

«Il paziente - chiariscono dalla Asl - è un uomo di 80 anni che ha manifestato febbre elevata e sintomi neurologici che sono attualmente in fase di remissione. La malattia è causata da un virus che riconosce come vettori uccelli e equini e viene di norma trasmessa all'uomo da zanzara comune. Subito dopo la tempestiva diagnosi effettuata dai Sanitari dell'Unità Operativa di Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero "Vito Fazzi", e confermata dal Laboratorio di riferimento regionale dell'Università di Bari, Sanitari del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione hanno effettuato l'indagine epidemiologica e disposto, di concerto con il Comune di Lecce, il rafforzamento delle misure di contrasto alla diffusione della malattia attraverso la lotta agli insetti coinvolti nella trasmissione della stessa».

Le raccomandazioni

Al lavoro anche i Servizi Veterinari della Azienda sanitaria, che hanno attivato le iniziative di sorveglianza nei confronti degli animali riconosciuti possibili vettori. È stata intensificata la campagna di monitoraggio nei confronti degli insetti. I Servizi Trasfusionali effettueranno specifici esami nei confronti dei donatori. «La situazione allo stato è sotto controllo. Tuttavia - specifica la Asl - si invitano i cittadini a proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente: usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; usando delle zanzariere alle finestre; svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante, cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali, tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale, quando non sono usate».

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