Vandali nel rifugio per randagi: cane preso a badilate e struttura distrutta nel Salento

Vandali nel rifugio per randagi: cane preso a badilate e struttura distrutta nel Salento
Vandali nel rifugio per randagi: cane preso a badilate e struttura distrutta nel Salento
di Pierangelo TEMPESTA
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Domenica 11 Giugno 2023, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 06:41

Un rifugio per randagi vandalizzato, un cane ferito alla testa con una badilata e sette cani fuggiti. È il bilancio dell’incursione che ignoti hanno messo in atto a Taurisano, in provincia di Lecce, ai danni del “Rifugio di Igor”, struttura voluta e creata dalle volontarie Tiziana Di Seclì e Lucia Cappilli per dare ospitalità agli amici a quattro zampe che non hanno più un proprietario o che vengono abbandonati. La struttura, nata in ricordo del cane di Tiziana, si trova in aperta campagna, sulla strada per Casarano.

La struttura

È stata aperta quattro anni fa e per realizzarla le volontarie, che fanno parte dell’Enpa e dell’associazione “Spirito Randagio”, hanno acquistato il terreno e investito i loro risparmi. Per entrare, i vandali hanno divelto i cancelli. “Nella notte il 9 e il 10 giugno - racconta Tiziana Di Seclì - dei malviventi si sono intrufolati all’interno del rifugio dando libero sfogo alla violenza nei confronti dei nostri cani e della struttura. Sono stati scassinati i cancelli, i cani sono stati picchiati e uno, in particolare, ha subìto una frattura alla mascella ed ha un dente rotto”. Il cane ferito è Benji, di sette anni, ospite del rifugio dopo la morte del proprietario. Ora si trova ricoverato in una clinica veterinaria. “Inoltre - continua la volontaria - i malviventi hanno versato a terra tutti i bidoni di croccantini, hanno rubato il gruppo elettrogeno, che era la nostra unica fonte per avere l’energia elettrica, e il tagliaerba, indispensabile in questo periodo.

Hanno danneggiato la cucina che utilizzavamo per preparare il cibo. Sono state distrutte le lampade solari e sono state danneggiate le bombole del gas, con l’intento di fare danni seri alla struttura e ai nostri ospiti”.

Il raid

L’incursione ha causato anche la fuga di 7 dei 21 cani ospitati. Tre di questi, poi, sono rientrati, mentre altri 4 (due coppie di sorelle) sono ancora in fuga. Per tentare di rintracciarli, le volontarie hanno chiesto l’intervento di un drone, ma non è valso a nulla. “Si tratta di cani che hanno molta paura - spiega Di Seclì - e per questo motivo non si fanno avvicinare da nessuno”. Nella giornata di domani l’accaduto sarà denunciato alle forze dell’ordine. Intanto, l’intero paese si sta mobilitando per rimettere in funzione il rifugio: è stata avviata anche una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme. “Siamo benvoluti da tutti e collaboriamo costantemente con la cittadinanza e con le forze dell’ordine. Purtroppo questa è una ritorsione, ma ci auguriamo che i responsabili vengano individuati”.

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