Lecce, al centro Pma del "Vito Fazzi" 58 coppie inseguono il sogno di diventare genitori

Lecce, al centro Pma del "Vito Fazzi" 58 coppie inseguono il sogno di diventare genitori
di Andrea TAFURO
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Sabato 22 Aprile 2023, 05:00

Sono quasi 60 gli accessi per il centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) del “Vito Fazzi” di Lecce nei primi due mesi di attività. Il percorso avviato lo scorso 13 febbraio con l’esercizio del primo livello per la procreazione medicalmente assistita nell’ospedale leccese, dopo il trasferimento da Nardò, ha consentito sinora 58 accessi complessivi, tra coppie e uomini, in particolare per la crioconservazione dello sperma e l’avvio del trattamento terapeutico verso un percorso di genitorialità.

Circa 15 prestazioni a settimana

Circa 15 le prestazioni richieste a settimana.

A conti fatti quindi, da febbraio sono quasi triplicati gli accessi nel centro, considerato che a poche settimane dal nullaosta regionale le coppie seguite nell’ambulatorio erano 23 e per due di loro era stato avviato il trattamento terapeutico. I dati emergono da un primo report sviluppato dal centro Pma, guidato dal dottore Ezio Michele Tricarico, che può contare sulla presenza in equipe di 3 ginecologi, 3 biologi, 1 tecnico di laboratorio, 1 infermiere e un Oss. L’attività di primo livello è svolta al piano terra del poliblocco del “Fazzi”, mentre le 2 sale operatorie e il reparto con posti letto dedicati per la degenza, allestiti al primo piano, sono pronti ma ancora fermi, in attesa dell’autorizzazione regionale che dovrà dare il via al secondo livello delle prestazioni sanitarie. Attualmente il centro del “Fazzi”, dopo le lunghe polemiche che lo hanno accompagno nei mesi scorsi per i ritardi accumulati nel trasferimento da Nardò a Lecce, svolge attività di tipo ambulatoriale (prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie del tratto genitale femminile con particolare riferimento alle problematiche sulla fertilità di coppia; esami diagnostici come ecografia transvaginale, conta dei follicoli antrali (AFC), isteroscopia diagnostica ed operativa, isterosonosalpingografia, ecografia ovarica per il monitoraggio della crescita follicolare, prelievi citologici per pap test, tamponi cervico – vaginali), esami ematochimici (ormone anti-Mülleriano (AMH), altri dosaggi ormonali), laboratorio seminologia (spermiogramma diagnostico, test di capacitazione, test di vitalità, inseminazione intrauterina) e preservazione della fertilità maschile per pazienti oncologici e non.

«Un passo importante, che dà fiducia»

“L’attivazione del primo livello della Pma è un passo importante che dà fiducia – ha affermato Barbara Piccinni, biologa del Centro di Procreazione medicalmente assistita - e con la ripresa delle prestazioni si iniziano a vedere i frutti sul territorio per un presente pieno di speranza verso un percorso di genitorialità. I pazienti o le coppie salentine potranno accedere al reparto, aperto dal lunedì al venerdì mattina dalle 7.30 alle 14.30 e il mercoledì sino alle 18.30, con prescrizione del Medico di Medicina Generale, indicando nella richiesta la “visita Ginecologica per infertilità di coppia (cod. cat. 10362)”, oppure “Visita andro-ginecologica per sterilità di coppia”. Per prenotare la prima visita o le successive visite – chiarisce la dottoressa - occorre contattare il Cup al numero verde 0832 1979911 o il reparto al numero 0832 661912 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13”. Attività proiettata anche al futuro, per l’attesa attivazione del secondo livello. “L’autorizzazione consentirà alle coppie che posseggono embrioni, o gameti crioconservati nella criobanca del Centro PMA della ASL di Lecce – precisa Piccinni - di poterli utilizzare e quindi di trasferirli in utero. Inoltre l’autorizzazione alle tecniche di secondo livello consentirebbe all’equipe del Pma di effettuare la preservazione della fertilità alle giovani donne che devono sottoporsi a terapie gonadotossiche e oncologiche”.

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