«Con Rezerat Turku non abbiamo né cantato né ballato insieme, ci siamo semplicemente incrociati, scambiato qualche chiacchiera e poi lui è andato via anche perché stava litigando con la propria compagna». A parlare è il padre di Aldo Gjoka, il ragazzo morto nell’incidente stradale sulla via per il mare tra la sua moto, una Yamaha e la Jaguar condotta dal 44enne. Un impatto tragico che non ha lasciato scampo al 29enne albanese, avvenuto il pomeriggio del 7 settembre scorso sulla San Cataldo-Otranto all’altezza di Torre Specchia. Il genitore di Aldino, assistito dal legale Stefano Carlà – ha raccontato la sua versione dell’incontro con Turku in un ristorante a San Cataldo, respingendo quindi le dichiarazioni fatte dal connazionale davanti alla giudice Anna Paola Capano nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
La versione del padre della vittima
«Il mio assistito - commenta l’avvocato Stefano Carlà, legale della famiglia - contesta fermamente la veridicità delle dichiarazioni che l’automobilista avrebbe fornito agli inquirenti.
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