Salento, nelle guardie mediche mancano 63 camici. Ecco dove

Salento, nelle guardie mediche mancano 63 camici. Ecco dove
di Andrea TAFURO
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Sabato 14 Ottobre 2023, 06:43

Sono 63 gli incarichi vacanti di guardia medica in Salento. Ben 1.512 le ore calcolate non erogate di continuità assistenziale. Il dato emerge nell’ultimo bollettino della Regione Puglia, che mette in luce gli ambiti carenti di assistenza sanitaria nelle province pugliesi. La carenza di camici bianchi nell’Asl Lecce è seconda solo alla provincia di Foggia, dove ne mancano 64 per 1.536 ore. Al terzo posto l’Asl di Taranto con 50 guardie mediche vacanti per un totale di 1200 ore di assistenza. A seguire Bari (31 incarichi carenti per 744 ore), Brindisi (15) e la Bat (12). 

Il dettaglio

Nel dettaglio dei numeri leccesi, considerato che le guardie mediche hanno incarico a quota oraria di 24 ore settimanali, le carenze riguardano Lecce con 3 incarichi vacanti per un totale di 72 ore a settimana, così come i comuni di Trepuzzi, Melendugno, Melissano, Otranto, Matino, Ruffano, Taurisano e Corsano. Due gli incarichi scoperti a Presicce, Miggiano, Alessano, Casarano, Taviano, Racale, Alezio, Aradeo, Nardò. Deficit di un solo incarico invece per Lizzanello, Campi salentina, Novoli, Galatone, Porto Cesareo, Martano, Galatina, Neviano, Gallipoli, Sannicola, Corigliano d’Otranto, Poggiardo, Uggiano la chiesa, Castrignano del capo, Salve, Ugento e Tricase. 
A conti fatti la carenza di guardie mediche interessa da nord a sud tutta la provincia di Lecce, già gravata così come l’intera rete assistenziale pugliese, dalle difficoltà nel rimpinguare gli organici dei pronto soccorso ospedalieri, primi avamposti nella gestione delle urgenze.

Il dato deficitario oltre a mettere in luce la coperta corta del personale sanitario, risente tuttavia anche della immissione in ruolo dei nuovi medici di base, molti dei quali hanno lasciato il servizio di continuità assistenziale per coprire le zone carenti messa a bando nei diversi comuni a seguito dei pensionamenti di inizio anno. 

L'effetto domino

Effetto domino chiarito dal referente Fimmg e responsabile aziendale delle cure primarie dell’Asl, Antonio Giovanni De Maria. «Le carenze messe in luce nel bollettino regionale sono un dato di fatto, ma hanno una motivazione che risiede nel riposizionamento dei medici dalla continuità assistenziale agli studi di medicina generale. Sono deficit fisiologici, che si possono compensare con gli incarichi divenuti effettivi ai nuovi medici di base. Ritengo quindi non si tratti di un grave problema, anche perché abbiamo già provveduto ad attivare le procedure per coprire gli incarichi rimasti scoperti. Dove ci sarà urgenza – precisa De Maria – potremo comunque intervenire con incarichi a tempo determinato, per il resto attenderemo l’iter che si concluderà entro febbraio del prossimo anno».
Al bando per guardie mediche potranno quindi concorrere i medici inseriti nelle graduatorie di altre Regioni, diverse da quella della Regione Puglia, i medici in possesso del titolo di formazione specifica in medicina generale e in subordine, i medici corsisti ancora iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale. I candidati saranno graduati sulla base del punteggio già attribuito nella graduatoria di provenienza ed in caso di pari punteggio prevarranno i sanitari con la minore età, il voto di laurea e l’anzianità di laurea. Nell’assegnazione degli incarichi la Asl procederà quindi utilizzando gli elenchi con la priorità ai medici frequentanti la terza annualità del corso, poi i frequentanti la seconda annualità e infine i medici frequentanti la prima annualità del corso. 

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