In paese neanche un medico: «Il Governo deve intervenire»

In paese neanche un medico: «Il Governo deve intervenire»
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Mercoledì 23 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 15:08

Da diverse settimane a Carlantino, comune con meno di 1.000 abitanti in provincia di Foggia, manca il medico di famiglia. Un grande disagio per i cittadini che si sono mobilitati firmando una petizione per chiedere l’immediata nomina di un medico di medicina generale. Sono state raccolte 406 firme a sostegno della petizione indirizzata al ministro della Salute, al presidente della Regione Puglia, all’assessore regionale alla Sanità, al direttore generale della Asl e al prefetto di Foggia. E l’assessore regionale alla Salute Rocco Palese sottolineando come la carenza dei medici sia ormai un tema di ordine nazionale, chiede un intervento del ministro della Salute Orazio Schillaci. «Il Governo nazionale - dice - deve proporre alle Regioni strumenti straordinari per affrontare l’emergenza».

La protesta

La protesta, si diceva. «Da settimane ormai, come noto, la nostra Comunità è priva della presenza del medico di assistenza primaria - spiega Vincenzo Guerrera, promotore dell’iniziativa - la dottoressa Concetta Tatari di fatto si è vista revocare l’incarico.

La cosa inevitabilmente provoca diversi disagi nei cittadini che si vedono costretti a ricorrere nelle ore serali alla guardia medica. Particolari difficoltà vengono riscontrate da coloro che necessitano di assistenza domiciliare. L’assenza prolungata di un servizio essenziale come quello del medico di assistenza primaria è qualcosa di grave - sottolinea - che non può lasciarci indifferenti». Da qui la decisione di mobilitarsi chiedendo il sostegno dei cittadini alla petizione popolare. Un’iniziativa che «non è affatto contro l’amministrazione o il sindaco, ma a favore della comunità che da settimane vive un disagio sociale non indifferente», chiarisce Guerrera. I firmatari «vogliono fare la propria parte - si legge nel testo - affinché si trovi una soluzione al disagio che vivono i cittadini carlantinesi, che vedono messo in pericolo il diritto essenziale alla salute così come sancito dalla Costituzione, pertanto chiedono l’immediata nomina di un medico di medicina generale, facendo ricorso anche alla strada del precetto nei confronti dei medici presenti all’interno del servizio sanitario oppure facendo ricorso in extremis ai medici militari. L’articolo 32 della Costituzione recita che ‘la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività’. Tale fondamentale diritto viene meno - si sottolinea - se il medico di famiglia, quale primo presidio della sanità al cittadino, non è più presente capillarmente sul territorio».

«La protesta però non si conclude con la petizione - afferma Guerrera su Facebook - se da un lato è giusto e doveroso lasciare il tempo al Prefetto di fare il suo lavoro, le sue indagini conoscitive e di prendere una sua decisione, dall’altro è nostro dovere non abbassare la guardia e andare avanti con la protesta utilizzando tutti i canali consentiti». In attesa di risposte, ai cittadini non è piaciuta la soluzione inizialmente proposta, spostarsi in altri paesi limitrofi con un servizio taxi ‘sanitariò, a carico dell’Ente. Né si può fare affidamento esclusivamente sulla guardia medica, che «non sempre è in grado di accogliere le richieste del malato, se per certi casi può assegnare una sola scatola di farmaci in altri casi, per patologie particolari, non può prescrivere nulla. Occorre per forza il medico di base», chiosa Guerrera.

L'assessore

«Sono state registrate disponibilità da parte di alcuni medici e, dunque, la Asl sta espletando con ogni rapidità le procedure di selezione per assegnare al più presto la sede vacante». Lo afferma l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, comunicando di essere «in contatto quasi quotidianamente con il Dg dell Asl Foggia, Antonio Nigri, per la risoluzione della problematica dell’assenza di un medico di medicina generale a Carlantino, sui monti Dauni». «È evidente però - prosegue Palese in una nota - che il problema della carenza di medici in tutti i settori, che si acuisce a causa dei pensionamenti e dell’effetto del numero chiuso nelle Università, è di carattere nazionale. Per questo il Governo nazionale, come peraltro auspicato dal ministro Schillaci, deve proporre alle Regioni strumenti straordinari per affrontare l’emergenza». 

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