Non è vero ma ci credo: i ghostbusters pugliesi per scacciare i fantasmi

Michael Calogiuri, Giorgio Madaro, Roberta Madaro e Daniele Costantini
Michael Calogiuri, Giorgio Madaro, Roberta Madaro e Daniele Costantini
di ​Francesca SOZZO
5 Minuti di Lettura
Domenica 11 Febbraio 2024, 18:51

«Se c’è qualche presenza, tocchi quello strumento sul tavolo, lo faccia arrivare al massimo con tutta l’energia che ha». E così è stato. Nel Salento esiste un gruppo, i Ghost note crew, - “cacciatori di fantasmi” potremmo definirli - che se va in giro per abitazioni – private o disabitate – castelli e luoghi abbandonati alla ricerca di presenze. Se non credete al paranormale è possibile ricredersi.

Il viaggio insieme alla crew


Così Nuovo Quotidiano di Puglia ha deciso di seguire i “ghostbusters” - Michael Calogiuri, Giorgio Madaro, Roberta Madaro e Daniele Costantini - in una delle loro indagini: è qui che, in una serata di febbraio in un luogo del Salento – che per privacy terremo nascosto – la crew si è messa in contatto con lo spirito di una donna – Daniela – morta poco meno di un anno fa e che probabilmente è rimasta “intrappolata” nella sua vita terrena tanto da aprire finestre, accendere luci in una casa in cui non vive più nessuno ma che ha voglia di passare oltre e raggiungere la luce.

Video

Le strumentazioni


Per fare questo i Ghost Note Crew hanno utilizzato strumentazioni all'avanguardia: telecamere full spectrum, vale a dire che riprendono tutto ciò che l'occhio umano non riesce a vedere, registratori professionali per registrare gli IVP (voci elettroniche), sensori di movimenti che si accendono se “qualcosa” passa vicino, K2, spirit box che servono a comunicare con presunte attività paranormali e che rilevano anomalie elettromagnetiche. «Si pensa che quando si manifesta un'attività paranormale, comunque uno spirito – spiega Michael – ci sia una anomalia a livello elettromagnetico». 


E fin qui siamo alla teoria, terreno sul quale lo scettico fonda i suoi dubbi. «La scienza non riconosce fenomeni paranormali – spiega Michael – Ma se vi sono sensori di movimento che registrano qualcosa in una stanza in cui magari non vi è nessuno beh...

qualche dubbio viene. E poi ci sono delle registrazioni - fenomeni IVP appunto - che sono tutt'ora inspiegabili: non si è arrivati a capire da cosa possano dipendere». Vale a dire che ci sono delle voci registrate che rispondono a delle domande e che lasciano effettivamente – come accaduto ieri sera – con un grande punto interrogativo. La crepa dello scetticismo si allarga. «Anche noi all'inizio, oltre ad essere appassionati del paranormale e quindi per natura credenti, partivamo con molto scetticismo - spiegano i Ghost Note Crew - solo che nell'ultimo periodo in un paio di situazioni quel pizzico di scetticismo che era rimasto, si è annullato. Eravamo in una casa privata e mentre giravamo l'intro del video abbiamo chiaramente sentito un sospiro che ci ha fatto accapponare la pelle e fatto pensare che forse qualcosa dopo la morte c'è».

Cosa è successo


Mettete dunque da parte l'idea di veder sedie volare, porte sbattere proprio come nei film, dialogare con anime o più genericamente presenze è dunque possibile, sempre con rispetto. Esattamente come accaduto nella serata di ieri: la donna ha più volte guidato la crew (e i giornalisti) nel luogo a cui lei era più legata: la cucina. È lì che le strumentazioni si sono accese, registrando sono la presenza della donna ma anche la voce. «Sei qui con noi?», chiedono. «Benvenuti» è la risposta della donna che fa sapere di essere in una situazione di sofferenza. 
È a quel punto che iniziano a scorrere i brividi lungo la schiena. I trasmettitori sembrano impazziti, anche il K2 che rileva presenze inizia a lampeggiare. «Daniela se sei tu, puoi fare lampeggiare lo strumento che è sul tavolo in cucina per favore? Non vogliamo disturbarti, ma solo conoscere la tua storia e comprendere se sei ancora qui in questo luogo», chiede Michael. La risposta è immediata, lo strumento suona e si accende davanti allo stupore dei presenti. Le prove vanno avanti in vari punti della casa, la camera da letto, il salone, ma la presenza viene registrata principalmente in cucina. «Hai un messaggio per tuo marito?», le viene chiesto. «Sto soffrendo», la risposta che raggela il sangue. La voce arriva dalla spirit box, strumento in grado di “decodificare” le onde magnetiche presenti nel luogo in cui si effettua l’ispezione, luogo in cui tutti i contatori vengono staccati per evitare interferenze. Di cosa si tratta dunque? Impossibile spiegarlo razionalmente: di fatto qualcosa è accaduto, la scienza e la Chiesa non riconoscono il mondo del paranormale, ma certamente non si può restare indifferenti a questi accadimenti. Alla fine dell’indagine è tempo di bilanci: «Sicuramente appena siamo entrati nella casa - spiega Michael - abbiamo avvertito qualcosa, come se ci fosse qualche energia. Ma tramite gli strumenti abbiamo poi appurato che potrebbe esserci davvero qualcosa, parliamo di fluttuazione a livello elettromagnetico. Si tratta di una energia senziente - spiegano , vale a dire che è ancora nell’ambiente e che interagisce alle nostre domande». Alla fine di una indagine, cosa resta? «È capitato che un’entità ci abbia seguito. Siamo stati al monastero di Cairate, al ritorno mi sono addormentato - racconta Giorgio - al risveglio mi sono ritrovato la sagoma di una suora accanto».
I Ghost Note Crew sono ormai una realtà consolidata, ricercata anche oltre confine italiano e che riesce a far cambiare idea anche ai più scettici. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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