«Violentata dal prete»: 12enne allontanata dalla sua famiglia

«Violentata dal prete»: 12enne allontanata dalla sua famiglia
di Alessandro CELLINI
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Sabato 4 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:26

È stata già allontanata dalla sua famiglia la ragazzina di dodici anni e mezzo che sarebbe stata violentata da un sacerdote. La decisione è stata presa dal Tribunale per i minorenni, sulla scorta delle indagini avviate dalla Procura ordinaria. Un provvedimento che si è reso necessario dopo i primi accertamenti sul contesto in cui si trovava a vivere la ragazzina. Non propriamente favorevole, evidentemente, affinché la giovane vittima potesse superare nel migliore dei modi un’esperienza terribile e traumatica. Ora la ragazzina si trova in una struttura protetta, assistita da personale qualificato.
Lui, il parroco verso cui la dodicenne ha puntato il dito, è ancora in servizio nella chiesa di un comune del Nord Salento in cui risiede anche la vittima. Nei suoi confronti il pubblico ministero Stefania Mininni, che coordina le indagini, non ha ritenuto di adottare alcuna misura cautelare.
Del resto l’inchiesta sta muovendo ora i primi passi: gli elementi raccolti finora hanno permesso di circostanziare le accuse nei confronti del prelato, che risponde del reato di violenza sessuale aggravata; ma serviranno in ogni caso ulteriori accertamenti, anche di carattere tecnico, per avere un quadro completo e soprattutto per confermare le accuse nei confronti del parroco.
Le indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lecce.
 
Che nelle ultime settimane sono andati con i piedi di piombo, proprio per la giovane età della presunta vittima: per risparmiarle ulteriori traumi, la ragazzina è stata sentita dagli investigatori alla presenza di uno psicologo, che potesse sostenerla nel far riaffiorare quei ricordi dolorosi. 
Ricordi che, peraltro, risalgono a un passato recentissimo. Le presunte violenze si sarebbero verificate nei primi mesi di quest’anno. La ragazzina ha tenuto tutto dentro per un po’, forse per via di quel senso di vergogna che accompagna spesso le vittime di questo genere di reati. Poi, quando non ce l’ha più fatta, ha confidato tutto a una parente, dando il via alle indagini. Già dopo i primi accertamenti è stato ritenuto più opportuno allontanare la minorenne dal suo ambito familiare, per salvaguardarne l’integrità fisica e psicologica.
Nel frattempo, gli investigatori hanno sequestrato i telefonini della giovane e del parroco. Le analisi tecniche sono state affidate a un esperto informatico che possa estrapolare dai due smartphone tutte le informazioni utili alle indagini. Servirà a raccogliere elementi per dimostrare il presunto comportamento illecito del prete. Ma le indagini vanno anche in un’altra direzione: e cioè puntano a stabilire se la dodicenne sia l’unica vittima del giovane prelato o se invece altre ragazzine siano cadute nella rete del parroco.
Il contesto è quello di una piccola comunità, e stando ai primi accertamenti il parroco aveva un rapporto molto stretto, di amicizia, con la famiglia della vittima. È quindi possibile che la cerchia delle ragazzine verso cui il parroco ha mostrato attenzioni morbose si allarghi.

Le indagini vanno in questo senso. Tenendo ben presente, però, che ci si muove su un terreno minato, e che le accuse pesantissime della ragazzina andranno dimostrate in maniera approfondita.

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