Processo Antiracket: 15 anni a Gualtieri, condannati Gorgoni e Naccarelli. Assolto Monosi

Processo Antiracket: 15 anni a Gualtieri, condannati Gorgoni e Naccarelli. Assolto Monosi
di Roberta GRASSI
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Martedì 27 Febbraio 2024, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 07:13

Quindici anni di reclusione per Maria Antonietta Gualtieri, otto anni e mezzo per Pasquale Gorgoni, 8 anni e tre mesi per Giuseppe Naccarelli. Assolto l'ex assessore Attilio Monosi
Si è chiuso nella tarda serata di ieri (dispositivo letto alle 23.30) il processo di primo grado sul caso antiracket. Sono state dieci le condanne, diverse le assoluzioni. 
Questa più nel dettaglio la sentenza della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce (presidente Cinzia Vergine, a latere Bianca Todaro e Natasha Mazzone): 15 anni di reclusione per Maria Antonietta Gualtieri, 68enne, di Lecce, ex presidente dell’associazione Antiracket Salento, 8 anni e 3 mesi  Giuseppe Naccarelli, 54 anni, di Veglie ex funzionario del Comune di Lecce; 8 anni e sei mesi per Pasquale Gorgoni, 68enne, di Lecce, anch’egli ex funzionario a Palazzo Carafa. Le altre pene decise sono: 2 anni e un mese per Marco Fasiello, 46 anni, di Lecce; 3 anni e 9 mesi per Giancarlo Saracino, 70 anni, di Lecce; 1 anno e 1 mese per Biagio Solazzo; un anno e 7 mesi per Maurizio Vetere, 64 anni, nato a Taranto e residente a Nardò; un anno e sette mesi per Paolo Rollo, 66 anni, di Lecce; un anno e un mese per Francesco Lala, 43enne di Leverano; 3 anni per Giovanni De Matteis. Per i principali imputati sono state anche stabilite pene accessorie come l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione. Assolti Monosi, Pierantonio Cicirillo, 59 anni, di Lecce, Fabrizio Natale, 47 anni, di Lecce, per Francesco Cavallo, Vincenzo Specchia, Maria Marzia Di Mastrogiovanni e Marcella Lezzi. Anche per i condannati ci sono state assoluzioni parziali e non doversi procedere relativamente ad alcuni capi d'accusa. Prescirzione per Maria Carmela Picciolo, Pierfilippo Centonze, Marco Centonze e Giovanni De Matteis. 
L'ipotesi principale di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, è stata riqualificata in corruzione per un atto conforme, quindi corruzione cosiddetta “impropria”. 
E' stata condannata anche la società All Energy. E stabilito che Gualtieri e De Matteis dovranno risarcire il ministero dell'Interno con un importo da liquidarsi in separata sede. Provvisionale di 6mila euro per il Comune di Lecce, a carico di Gualtieri, Gorgoni, Naccarelli, Fasiello, Lala, Saracino, Solazzo, Vetere e Rollo, con danno da liquidarsi in sede civile.

Ristoro riconosciuto anche all'Antiracket Tars, e alle parti civili Maria Campagna, Vanessa Coluccia, Valentina De Pace. Gualtieri dovrà anche corrispondere 6mila euro all'Antiracket Lecce, su un ammontare complessivo che dovrà essere calcolato in sede civile. 

Le accuse

A vario titolo sono contestate accuse di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale e ideologico, concussione, corruzione, millantato credito e peculato. L’inchiesta “Antiracket” svelò un presunto raggiro da quasi due milioni di euro ottenuto grazie ai fondi stanziati dal ministero dell’Economia e delle Finanze e destinati alle attività delle associazioni di settore. In particolare le figure centrali dell’indagine avrebbero contribuito a documentare spese fittizie per l’attività di funzionamento dei tre sportelli di Lecce, Brindisi e Taranto dell’associazione “Antiracket Salento”, diretta da Maria Antonietta Gualtieri. Avrebbero rendicontato «spese per personale inesistente, per attività d’istituto mai effettuate e per la fittizia fornitura di beni e prestazione di servizi mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti». A indagare fu la Finanza. E vi fu anche un terremoto politico, nel 2017, per via del coinvolgimento di Attilio Monosi, all’epoca assessore comunale al Bilancio, per il quale la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari. Richiesta poi respinta, e sostituita dal giudice per le indagini preliminari Giovanni Gallo con l’interdizione dai pubblici uffici per un anno. Monosi è stato ritenuto del tutto estraneo alle accuse contestate. 
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Amilcare Tana, Riccardo Giannuzzi, Luigi Covella, Giuseppe Milli, Luigi e Roberto Rella, Stefano De Francesco, Anna Grazia Maraschio, Carlo Sariconi, Andrea Conte, Francesco De Iaco, Cesario Vito Del Cuore, Paolo D’Amico, Sandro Caforio, Francesco Spagnolo, Andrea Sambati, Giuseppe Romano, Paolo Spalluto, Francesco Galluccio Mezio, Francesca Conte, Viola Messa, Marco Pezzuto, Paolo Pagliara, Riccardo Rodelli, Daniele Cataldi, Lavinia Gala, Carlo Congedo, Cristiano Solinas, Alessandro Troso, Giuseppe Fornari, Antonella Lillo, Romeo Russo, Manfredo Fiormonti.

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