Lecce, ordinanza a sorpresa: Salvemini spegne la musica a mezzanotte

Lecce, ordinanza a sorpresa: Salvemini spegne la musica a mezzanotte
di Stefania DE CESARE
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Martedì 11 Luglio 2023, 05:00

L’obiettivo è quello di limitare rumori assordanti e schiamazzi notturni per tutelare il riposo dei residenti dell’area antica. La movida leccese si “spegne”: stop a musica e suoni a mezzanotte fuori dai locali a Lecce. Ma niente pugno duro sull’orario di chiusura degli esercizi che potranno abbassare le serrande alle 3. 
Alla fine l’ordinanza ci sarà. Anche per questa estate il sindaco Carlo Salvemini è pronto a firmare un provvedimento per mettere ordine alla vita notturna della città, spesso chiassosa e in passato poco avvezza al rispetto delle regole.

L'incontro

Ieri mattina il primo cittadino ha incontrato i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Fedimprese per condividere con le associazioni di categoria la decisione di voler procedere con una ordinanza “bis” sulla scia di quella firmata lo scorso anno. Dodici mesi fa, infatti, a seguito di alcuni episodi di disturbo alla quiete pubblica e dietro indicazione del Comitato provinciale per l’ordine e della sicurezza, Salvemini ordinò la chiusura anticipata dei locali alle 2 e lo stop a musica a mezzanotte nei pubblici esercizi del centro storico. Un provvedimento mal digerito dagli addetti ai lavori che lamentarono una perdita di clienti e di incassi.
L’ordinanza, a dire il vero, non era attesa alla luce degli annunci fatti dall’amministrazione circa un mese fa quando, per bocca dell’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio, aveva fatto sapere di non voler prendere provvedimenti relativi a chiusure anticipate o a limitazioni per le emissioni sonore.

Una movida, quindi, che doveva essere più libera rispetto allo scorso anno. E invece sono in arrivo nuove regole per il popolo della notte. Ad oggi il Regolamento comunale inerente la vivibilità, l’igiene ed il pubblico decoro (del 2015) prevede per i locali nell’area monumentale storica e centrale la chiusura alle 2 dalla domenica al giovedì, e alle 3 il venerdì, il sabato e i prefestivi. Per quanto riguarda le regole sull’attività musicale all’esterno dei locali e su suolo pubblico, invece, da regolamento è consentita nel periodo estivo (luglio e agosto) solo dalle 20 alle 01. Ma proprio sulla gestione della musica è intervenuto il Documento strategico del Commercio approvato a giugno 2022: secondo le direttive e indirizzi per l’insediamento e il funzionamento di attività di somministrazione di alimenti e bevande (articolo 13), la diffusione musicale all’interno e all’esterno deve essere sospesa dalle 14 alle 16 e cessare a mezzanotte. Il sindaco pare deciso a intervenire proprio mettere ordine alle emissioni sonore. Anche per questa estate i pubblici esercizi dovranno spegnere la musica all’esterno dei locali entro le 24. Poi nell’area intorno all’Ovale dovrà calare il silenzio sul quale gli agenti della Polizia locale saranno chiamati a vigilare. Al momento non sono previste restrizioni particolari rispetto alle attività dei locali che potranno così rimanere aperti fino alle 3. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore a stretto giro, e non è escluso che si possa partire già dal prossimo weekend. Durante l’incontro con Salvemini, le associazioni di categoria hanno chiesto di spostare all’1 il limite per la musica, ma su questo passaggio il sindaco ha preso tempo. Un cambio di rotta, quindi, da parte del primo cittadino chiamato ancora una volta a trovare un punto di incontro tra le esigenze dei locali e quelle dei residenti.

Le lamentele

A fine maggio gli abitanti della zona antica si erano rivolti al sindaco, al comandante della Polizia locale, al prefetto e al questore chiedendo provvedimenti per contrastare la “malamovida” con una maggiore attenzione verso la vivibilità delle zone intorno all’Ovale. Tanti i disagi denunciati dai residenti, tra cui disturbi della quiete pubblica e inquinamento acustico con “musica assordante, karaoke all’aperto, continui schiamazzi e urla, feste con canti e fuochi d’artificio”. Nella missiva i cittadini hanno chiesto di “vietare il posizionamento delle casse acustiche all’esterno dei locali e rimuovere quelle che già sono state fissate” e l’applicazione delle regole a oggi vigenti, “soprattutto in materia di immissioni sonore, fumi e odori”. Così come impostata, quindi, l’ordinanza punta a venire incontro alle richieste dei cittadini ed evitare così eventuali ricorsi dei residenti che, a seguito di una recente sentenza della Corte dei Cassazione, possono chiedere un risarcimento danni alle amministrazioni comunali che non garantiscano il rispetto delle norme di quiete pubblica.

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