Lecce, una donna per la prima volta alla guida della Corte d'Appello. A Brindisi nuovo presidente del Tribunale

Il distretto del capoluogo salentino sarà retto da Daniela Cavuoto, Vincenzo Scardia si insedia nella città messapica

Scardia e Cavuoto
Scardia e Cavuoto
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Giovedì 8 Giugno 2023, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 07:53

Il giudice Vincenzo Scardia lascia la reggenza della Corte d'Appello distrettuale di Lecce per insediarsi alla guida del Tribunale di Brindisi. Il suo posto viene preso dalla collega Daniela Cavuoto. Per la prima volta nella storia del distretto della giustizia salentina una donna avrà il ruolo di presidente facente funzione della Corte d'Appello.

Cavuoto presidente  dalla sezione Lavoro

Originaria di Benevento, 65 anni, Daniela Cavuoto è stata giudice fallimentare e poi giudice istruttore penale al Tribunale di Lecco. Poi giudice minorile e giudice per le indagini preliminari  al Tribunale per i minorenni di Lecce per circa dieci anni. E ancora, giudice del Lavoro, consigliere della sezione Lavoro della Corte di Appello di Lecce dal 2001 e infine presidente della sezione Lavoro della Corte di Appello di Lecce dall' autunno del 2015.

Scardia indicato all'unanimità dal Csm

Il giudice Vincenzo Scardia è stato eletto presidente del Tribunale di Brindisi dal plenum del Csm che lo ha indicato all’unanimità nella seduta del 10 maggio, facendo sua l’indicazione arrivata dalla quinta commissione il 4 aprile scorso. A guidare il Palazzo di Giustizia della città arriva un magistrato con esperienza sul campo di cosa comporti amministrare e gestire la macchina giudiziaria poiché ha retto, con il ruolo di presidente facente funzione, il distretto della Corte d’Appello di Lecce dal 2017 al 2020 e in quest’ultimo anno, prima dell’arrivo e del pensionamento di Lanfranco Vetrone. 
Sessantadue anni, di Squinzano, gran parte della sua carriera l’ha spesa nella giustizia penale.  La formazione di dirigente di un ufficio giudiziario Scardia se l’è fatta dal 2005 al 2008 quando è stato coordinatore dell’ufficio gip-gup del Tribunale di Lecce dove era arrivato nel 1997 quando al quinto piano di quel palazzo continuavano a confluire come un fiume in piena le richieste di arresti e sequestri della Direzione distrettuale antimafia.
Evidente, inoltre, l’attenzione verso la tutela della categoria con i ruoli di presidente della sezione distrettuale dell’Anm dal 200 al 2004, di segretario nel quadriennio successivo e di nuovo di presidente da aprile del 2021.

Magistrato concreto e poco orientato a prendere in considerazione questioni extraprocessuali quando indossa la toga, polemiche strumentali quando gestisce l’ufficio della Corte d’Appello e la guida dell’Anm, Scardia  prendere il ruolo lasciato vacante per un anno e mezzo da Alfonso Pappalardo con il passaggio a febbraio dell'anno scorso alla direzione del Tribunale di Bari. Ritroverà a Brindisi Valerio Fracassi, che in questo arco temporale ha ricoperto il ruolo di presidente facente funzione, e con cui ha condiviso gli scranni delle aule di giustizia della Corte d’Appello di Lecce. E ritroverà anche Maurizio Saso, presidente della sezione penale ed ex componente dell’ufficio gip-gup di Lecce ed ex presidente dell’Anm.
 

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