Ex Bat, Deghi compra la storica manifattura. Oltre 45mila metri quadri per l'e-commerce

Ex Bat, Deghi compra la storica manifattura. Oltre 45mila metri quadri per l'e-commerce
di Pierpaolo SPADA
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:10

Ci sono ferite che solo nuove esperienze potrebbero, almeno in parte, rimarginare. Pensate all’ex manifattura di Lecce, l’ex Bat: della città la più grande fabbrica che, popolata da 400 dipendenti, nel 2010 British American Tobacco svuotò, delocalizzando a Est. La regina dell’e-commerce Deghi spa l’ha appena acquisita e conta di restituirle vita, dopo tredici anni di abbandono e inattività.  Alla logistica lo spazio prevalente del copro di fabbrica, il resto si vedrà. Il progetto è ancora in fase di definizione. Ma crescere con il territorio è l’imperativo per l’azienda fondata e amministrata da Alberto Paglialunga che, interpellato per confermare, non smentisce, preferendo, per ora, mantenere riserbo. Ha chiuso l’ennesimo grande affare e, proprio come piace a lui, nel segno dell’identità, di quel senso dell’appartenenza al territorio che ancora non gli consente di cedere alle “sirene” del Nord. 

Il progetto

Un altro immobile, un’altra sfida. E c’è tanto da fare. Anche i vandali, in quest’ultimo decennio, hanno infatti giocato con l’ex Bat, oggi tutta da rifare. Rimetterla in sesto costerà forse più di quanto non sia servito per comprarla. Parliamo complessivamente di un compendio immobiliare esteso su 45mila metri quadri, compresa l’area uffici che, su viale della Repubblica, s’affaccia come la cancellata d’accesso principale. Sono almeno quindici giorni che nel cortile d’ingresso allo stabilimento si osservano addetti all’opera per ripulire l’area, fare ordine. Circostanza non nuova, certo, era accaduto anche in passato, quando il via vai di persone dal sito produttivo non lasciò indifferenti i residenti della zona. Seguì, tuttavia, una fase di stallo che non lasciò presagire iniziative future. 
Questa volta le attività sono apparse, però, sin da subito più intense, apripista per un’operazione che, ora, si preannuncia di portata storica. Inser Salento srl ha venduto a Deghi spa chiudendo una faccenda che, dopo l’addio della multinazionale (Bat), finì presto per interessare anche la Procura della Repubblica, sebbene le indagini avviate non abbiano mai condotto al risultato auspicato dagli operai che le innescarono con i loro esposti.

Più di 7 anni di lotta sindacale - condita di manifestazioni, scioperi, scontri e anche occupazioni - non sono, infatti, serviti per assicurare giustizia alle vittime di una riconversione industriale che, annunciata nel 2010 come la più innovativa della storia italiana ma mai effettivamente realizzata dalle aziende incaricate, culminò in breve prima in fiume di cassa integrazione e poi nel licenziamento di tutti i dipendenti, per certi versi costretti a credere in quella promessa di futuro, rivelatasi, poi, del tutto falsa. Una storia documentata giorno dopo giorno su queste pagine, anche attraverso la voce di quegli operai che, nel frattempo, Deghi ha ricollocato nei suoi stabilimenti, rendendoli protagonisti di una performance che continua ad eleggere l’azienda salentina leader di settore in Italia, con 240 addetti complessivamente all’attivo e un fatturato lievitato nel 2022 fino a quota 89 milioni. 

L'impero dell'e-commerce di Deghi

L’investimento sulla ex Bat segue quello che Deghi - attiva dal 2008 - ha effettuato nel 2021 su un immobile che nel tempo ha acquisito un valore storico rilevante: l’ex Mercatone Uno di San Cesario. Paglialunga l’ha destinato - sotto l’insegna “Officine Deghi” - all’ambizioso ruolo di primo punto vendita fisico della sua società, al quale - poco più in là, sullo stesso asse stradale - ne sarà presto aggiunto un altro, impreziosito da un mega showroom, nello stesso immobile che, alle spalle, ospita il centro logistico. Ma ancor più incisivo e recente - esteso su 153 mila quadri e annunciato su queste pagine il 12 febbraio - è l’investimento avviato da Deghi nella zona industriale di Lecce per la realizzazione di quello che a conti fatti sarà il più grande polo logistico privato del Mezzogiorno: il primo grande insediamento proposto nel perimetro salentino dell’area della Zes Adriatica Puglia-Molise. Immobili e terreni sono stati già acquistati, manca solo l’autorizzazione del commissario Zes, Manlio Guadagnuolo, e poi il cantiere aprirà, consegnando a Deghi l’opportunità di diventare del Salento la più grande realtà, pronta ora a farsi largo anche nell’ex impero del tabacco.
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