Comunali a Lecce, il centrodestra accelera. Sul nome del sindaco al lavoro anche Mantovano

Il tavolo del centrodestra
Il tavolo del centrodestra
di Paola COLACI
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Sabato 10 Giugno 2023, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 11:09


Candidato unico da individuare a stretto giro e la scelta del nome - con buona probabilità un esponente della società civile - affidata ai partiti e condivisa con i consiglieri comunali di opposizione. Ma anche con i movimenti e le associazioni di area. In vista delle amministrative della prossima primavera a Lecce città, il centrodestra riaccende i motori.

Le ipotesi: spunta anche Poli Bortone

E tra le ipotesi di candidatura si torna a valutare quella che potrebbe vedere protagonista la senatrice Adriana Poli Bortone. Un nome sul quale ha già puntato i riflettori anche il governo di Giorgia Meloni. Tant'è che nei giorni scorsi il ministro Francesco Lollobrigida in vista del tavolo nazionale dell'Agricoltura ha tenuto a convocare proprio l'ex ministro leccese. «E già lunedì in sede di Camera di Commercio di concerto con il presidente Mario Vadrucci terremo un incontro preliminare con le organizzazioni professionali agricole per fare il punto della situazione e raccogliere le istanze del territorio» ha fatto sapere ieri Poli Bortone.

Il tavolo


Intanto il tavolo del centrodestra torna al lavoro, si diceva. Una ripartenza dopo lo stop temporaneo per le Comunali di maggio che ha visto leader e referenti regionali di partiti e movimenti impegnati anche in Puglia nelle numerose realtà al voto.

Ora, però, i riflettori di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia tornano a essere puntati sul capoluogo salentino. E in relazione a FdI il mandato di ricognizione a individuare un nome in grado di rappresentare il centrodestra alle urne e battere il sindaco uscente e ricandidato del centrosinistra, Carlo Salvemini sarebbe già stato affidato direttamente dalla premier Giorgia Meloni al sottosegretario Alfredo Mantovano. Faro su Lecce anche da parte del ministro Raffaele Fitto. Per conto della Lega del ministro Matteo Salvini, invece, al lavoro c'è già il senatore Roberto Marti mentre a rappresentare gli azzurri dell'ex cavaliere Silvio Berlusconi in campo c'è il deputato Andrea Caroppo, commissario fresco di nomina.


Rappresentanti e referenti dei tre partiti principali partiti della coalizione che nella serata di ieri sono tornati a riunirsi nelle sale dell'hotel Tiziano di Lecce. E anche in questo caso, come già era accaduto in sede di prima riunione di insediamento del tavolo, la richiesta di convocazione è partita dal gruppo degli 11 consiglieri comunali di opposizione eletti a Palazzo Carafa. Almeno per il momento, tuttavia, la consegna del silenzio sull'identikit del candidato sindaco resta. Così come sempre lo stesso è stato il leit motive, anche a margine dell'incontro di ieri: «Non si è parlato di nomi ma di metodo di lavoro per la scelta condivisa della candidatura e del programma».

Eppure i primi nomi di aspiranti alla poltrona di Palazzo Carafa nei mesi scorsi erano già circolati. Tra le ipotesi quella che passa dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, Antonio De Mauro e quella che porta all'ex parlamentare di An Ugo Lisi. Ma c'è anche chi continua a tenere aperta la possibilità di un impegno diretto del consigliere regionale e presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro. Un ventaglio di nomi ai quali si è poi aggiunto quello del commercialista Giuseppe Tamborrino. Ma come si diceva, a tornare in auge è stata l'ipotesi che a sfidare Salvemini possa essere proprio l'ex sindaco Poli Bortone. Una proposta di candidatura già avanzata nelle scorse settimane da alcuni consiglieri comunali leccesi e rispedita al mittente dalla senatrice. Nella serata di ieri, tuttavia, la stessa istanza riformulata all'ex sindaco e supportata dalla convergenza di tutti gli esponenti dell'opposizione a Palazzo Carafa avrebbe sembrerebbe aver aperto uno spiraglio di riflessione. Del resto sul nome di Poli Bortone potrebbe convergere anche lo stesso Mantovano con il quale la senatrice aveva condiviso una lunga militanza in Alleanza Nazionale prima della frattura in occasione delle regionali del 2010. Divergenze poi sanate nel corso degli anni. Si vedrà.

L'apertura alla città


Intanto già tra la fine di giugno e l'inizio di luglio l'obiettivo della coalizione è quello di "aprire" alla città e ai portatori di interesse e di programmare uno o più incontri tematici utili a stilare il programma di governo per la città. E a confermarlo sono gli stessi consiglieri comunali: "Il gruppo consiliare incontra i vertici, eletti , dei partiti nazionali per fare il punto della situazione. Alla luce della splendida vittoria di soli pochi giorni fa nel capoluogo brindisino, il centrodestra riconferma là propria unità, politica e di intenti, anche a Lecce - hanno fatto sapere nella serata di ieri gli eletti a Palazzo Carafa - La coalizione ha rinnovato la volontà di procedere nella stessa direzione caldeggiando, per il prossimo futuro, incontri pubblici e aperti alla cittadinanza sui temi della prossima campagna elettorale. È stata inoltre valutata attentamente la gestione amministrativa della città, a nostro avviso molto deludente. Non c'è un solo risultato politico di questa maggioranza che abbia soddisfatto i leccesi, in barba alla tanto millantata partecipazione e trasparenza sventolata con ipocrisia".
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