Omicidio di Roberta, la criminologa: «L'assassino tra noi al convegno»
L'identikit del sospettato a Chi l'ha visto

Omicidio di Roberta, la criminologa: «L'assassino tra noi al convegno» L'identikit del sospettato a Chi l'ha visto
di Antonella MARGARITO
3 Minuti di Lettura
Sabato 26 Gennaio 2019, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 11:09
«Il carnefice di Roberta Martucci era tra noi. O per lo meno colui sul quale ricadono il maggior numero di sospetti».
Questa la rivelazione di Isabel Martina fatta ieri sera che ha gelato il pubblico di Figilo, il Festival del Giornalismo che si sta tenendo in questi giorni al Bellavista club di Gallipoli. Isabel Martina che lavora fianco a fianco con la criminologa Roberta Bruzzone - ad un anno di distanza da un incontro tenutosi proprio nella stessa occasione in cui si parlò della riapertura, determinata proprio da un loro studio scaturito da una tesi di laurea di Martina, delle indagini sul caso di Roberta Martucci, la giovane di Ugento scomparsa nel 1999 a 28 anni - ha fatto un annuncio choc: «Durante quella serata, colui che potrebbe essere il potenziale assassino di Roberta Martucci, era presente in sala e mentre si parlava dei bigliettini che venivano all'epoca ritrovati per lasciare intendere che Roberta fosse viva e da noi ritenuti depistaggi, quando in particolare si parlava del bigliettino in cui si leggeva ciao sono Roberta e voglio dirvi che sono viva, la persona in questione ha confessato ad alcuni parenti, anche loro presenti in sala, di essere stato proprio lui a scrivere quel biglietto motivandolo come uno scherzo».
«Rimasi basita ha detto Lorella, sorella di Roberta, ieri in collegamento telefonico avere questa affermazione proprio in merito a quel bigliettino che tutti in famiglia sapevamo essere il metro delle indagini, un bigliettino mai smentito in quasi vent'anni, anzi spacciato sempre per reale... e poi quella sera viene fuori che era stato scritto da una mano conosciuta, da una mano di famiglia».
A chi appartenga però questa mano di famiglia non è ancora dato di sapere o, meglio, gli indizi e le prove raccolte intorno a quello che viene indicato come il maggiore sospettato finora non sono stati tali da determinare la sua iscrizione nel registro degli indagati. E dell'identikit di questa persona si occuperà la settimana prossima anche la trasmissione Chi l'ha visto.
L'anno scorso furono molti i parenti di Roberta a partecipare all'incontro: ieri erano molti di meno. Perché pare che dopo la rivelazione del fatidico bigliettino la famiglia si sia spaccata: da una parte i difensori del sospettato dall'altra gli accusatori.
Ma nulla è accaduto per caso, perché come la criminologa Isabel Martina sostiene, quell'incontro poteva essere una sorta di trappola in cui il loro sospettato numero uno doveva cadere.
Da quel momento in poi, è passato un anno, appunto, altre indagini e altri interrogatori si sono susseguiti che avrebbero portato ad un cambiamento di atteggiamento da parte del sospettato, che avrà dovuto motivare i sui atteggiamenti definiti da Martina «non sereni». Per le criminologhe Bruzzone e Martina, ma anche per l'avvocato Fabrizio Ferilli, che segue il caso ma parla solo in punta di lingua, non ci sarebbero più dubbi: Roberta Martucci sarebbe morta, e loro affermano di sapere anche dove sarebbe sepolta, per mano di qualcuno a causa di alcuni abusi o ancora perché poteva essere a conoscenza di alcuni abusi ed era ritenuta scomoda.
«Ci si augura davvero che quanto prima il nome compaia nel registro degli indagati perché le lungaggini, nelle indagini non portano mai bene ha detto Isabel Martina -. Si attende almeno da 20 anni di trovare la verità. Altro che festini, droghe e tutto il resto che si è detto per buttare fumo sulla verità... le cose sono ben diverse e la speranza è che escano alla luce del sole quanto prima. Quella ragazza merita di essere riabilitata e di riposare in pace». Quella pace e serenità che vorrebbe ritrovare anche la sorella Lorella che più di una volta ieri si è dovuta trattenere dalla voglia di urlare la sua verità. «Prima o poi quel nome, la verità, verrà fuori e lascerà tutti a bocca aperta», ha detto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA