Visite private “truffando” la Asl? Primario a processo

Visite private “truffando” la Asl? Primario a processo
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Giovedì 7 Aprile 2016, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 17:07
A processo per difendersi dall’accusa di truffa e peculato nell’esercizio di primario del reparto di Pediatria dell’ospedale “Sacro cuore di Gesù” di Gallipoli. Il dottore Giovanni Pepe, 53 anni, di Miggiano, è stato rinviato a giudizio ieri mattina dal giudice per l’udienza preliminari Vincenzo Brancato.
Come richiesto dal pubblico ministero Emilio Arnesano che ha condotto le indagini con i finanzieri della Tenenza di Tricase, a stabilire la fondatezza delle accuse sarà il processo nell’aula del Tribunale (prima udienza il 5 settembre davanti ai giudici della seconda sezione penale). 
Ieri, intanto, l’avvocato difensore Stefano De Francesco ha chiesto il proscioglimento rigettato poi dal giudice Brancato che ha invece accolto la richiesta di costituzione di parte civile presentata dall’avvocato Alfredo Cacciapaglia per conto della Asl.

Due le vicende che affronterà il processo. La prima riguarda la contestazione di truffa, basata sul presupposto che il dottore Pepe non avrebbe potuto svolgere visite private nel suo studio di Miggiano per via del contratto che lo legava alla Asl negli anni 2009, 2010, 2012, 2013 e fino a febbraio 2014: “Alpi”, cioè “Attività libera professionale intramuraria”.
In pratica l’accusa sostiene che quell’attività svolta nel suo studio privato si sarebbe dovuta limitare all’elenco dei pazienti dell’Asl. Ed invece - ed è questo che il processo dovrà stabilire - il pediatra non avrebbe rispettato quella clausola che ha previsto il versamento dell’Asl di 70.301 euro quale indennità per il periodo indicato: 16.500 euro nel 2009, 6.884 nel 2010, 9.947 nel 2012, 17.052 nel 2013 e 17.052 nel 2014. Da qui l’accusa di truffa.
Quanto al peculato, riguarda sempre lo stesso tipo di contratto, l’“Alpi” cioè, ma allargato: che significa, visite private sì, ma versando il 20 per cento dell’onorario alla Asl. Il conteggio complessivo ammonta a 700 euro per dieci visite.
Toccherà ora la processo stabilire la verità. Uno degli ormai tanti processi che vedono medici dell’Asl difendersi dall’accusa di non aver rispettato i termini dei contratti che regolano le attività ambulatoriali e che ha visto recentemente due medici con studio a Maglie condannati rispettivamente a tre anni ed ad un anno ed otto mesi di reclusione.
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