«Qui Ffp2 solo made in Italy». E il polo salentino assume

«Qui Ffp2 solo made in Italy». E il polo salentino assume
di Maddalena MONGIÒ
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Lunedì 15 Marzo 2021, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 17:42

La lotta al Covid parla salentino e porta in dote 50 posti di lavoro che potrebbero salire a 80 in breve tempo. Al commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, Francesco Paolo Figliuolo, l'azienda salentina Sfl - capofila di una rete di 13 produttori certificati e capaci di produrre 360 milioni di pezzi l'anno - ha fatto pervenire la disponibilità alla fornitura diretta. Una proposta che incrocia uno degli ultimi impegni del governo Draghi: comprare mascherine made in Italy.
La buona notizia è figlia della nascita di una nuova realtà - sede nella zona industriale di Cavallino - nel settore della produzione delle mascherine Ffp2 interamente made in Italy: dalla certificazione, alla produzione con materiali italiane. Sfl è l'acronimo di Services Facility Logistic, un'azienda che offre servizi alla pubblica amministrazione (pulizie, portierato, manutenzioni, costruzioni, logistica del farmaco) in particolare al mondo della scuola. La Sfl è sul mercato da 20 anni e conta 800 dipendenti, ma l'avvento del Covid ha spinto la proprietà ad ampliare e diversificare le attività per produrre Ffp2. L'idea si è concretizzata dopo aver ottenuto, lo scorso 26 gennaio, la certificazione rilasciata dalla Eurofins di Torino, mentre la produzione è stata avviata il 1° febbraio nello stabilimento salentino.

È partito un investimento da 4 milioni di euro frutto della tenacia del presidente del Consiglio di amministrazione di Sfl, Giovanni Candido, supportato dal direttore amministrativo Giuseppe Muci. Ma non si tratta semplicemente della nascita di una fabbrica in più che affronta il mercato delle Ffp2.
C'è di più. Il fatto che siano prodotte in Italia e con materiali italiani dà all'operazione il carattere dell'eccezionalità, ma a questo si aggiunge il valore aggiunto di un'azienda che fa parte di un elenco di 25 realtà produttive italiane selezionate dal Governo Usa che, nell'ambito della propria cooperazione allo sviluppo (Usaid United States Agency for International Development), ha lanciato un programma per aiutare l'Italia e altri Stati dell'Unione Europea a superare le difficoltà determinate dalla pandemia. Il Governo americano ha investito 10 milioni di euro che saranno spalmati fra le 25 aziende selezionate con l'obiettivo di aumentare la competitività, la capacità produttiva, la formazione per affrontare eventuali emergenze future.
«Ci siamo trovati ad affrontare la questione dell'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale ai nostri dipendenti premette Candido e abbiamo avuto difficoltà notevoli a reperirne, come è accaduto per tutti nella prima fase della pandemia. È nata così l'idea di produrre Ffp2 per le nostre esigenze, ma quando abbiamo affrontato la questione della certificazione ci siamo resi conto che l'unico modo per garantire la qualità del prodotto era quello di passare per un ente italiano. L'ampliamento del nostro core business nasce dalla nostra diretta esperienza. Siamo orgogliosi del risultato raggiunto e di aver dato lavoro, in un momento in cui si parla perlopiù di cassa integrazione, a tanto giovani del nostro territorio. Abbiamo diverse trattative in corso per forniture a imprese note anche a livello internazionale e per questo, una volta a regime, siamo pronti ad assumerne altri trenta».
Sfl è una società cooperativa che si occupa della produzione, mentre la certificazione è nelle mani della Fgs srl che si occupa anche della commercializzazione delle Ffp2. Due le linee di produzione: una indirizzata agli ospedali e alle strutture sanitarie in genere, l'altra al mercato non sanitario dai colori nero, blu, rosso e giallo. L'ambizione dell'azienda è fornire un prodotto sicuro, a un prezzo calmierato. «Le nostre Ffp2 sono sicure puntualizza Candido e garantite, proteggono dal Covid senza per questo avere un costo maggiorato. D'altra parte, il fatto che nonostante l'uso diffuso di mascherine, i contagi non siano stati arginati lascia intendere che forse qualcosa non va in quelle che si trovano in giro e le inchieste giornalistiche ne hanno documentato le falle. Abbiamo lavorato duramente per mettere a punto un prodotto di ottima qualità e sicurezza collaborando anche con il Politecnico di Bari e la Mbl Solutions di Corato per costruire i macchinari a componentistica europea. Le migliori professionalità si sono incontrate per arrivare alle Ffp2 che stiamo producendo».
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