Estimi catastali aumentati: deciderà la Consulta

Una veduta di Lecce
Una veduta di Lecce
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Lunedì 15 Maggio 2017, 19:03
Estimi catastali, la questione è stata rimessa dalla commissione tributaria regionale del Lazio alla Corte costituzionale. Nell'ordinanza a firma del consigliere Raffaele Prosperi, infatti, si ipotizza la violazione degli articoli 3 (i cittadini sono uguali davanti alla legge, ndr), 53 ("tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività, ndr) e 97 (I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari, ndr) della Costituzione italiana.
Così a pochi mesi dalla discussione in Consiglio di stato del ricorso presentato dagli avvocati delle associazioni dei consumatori - l'udienza è fissata al 26 ottobre prossimo e vi parteciperanno i legali Luisa Carpentieri e Piero Mongelli - una nuova opportunità si delinea all'orizzonte dei leccesi. Perché se la Consulta darà ragione ai consumatori e ai giudici delle commissioni tributarie che, numerosi, si sono espressi contro l'Agenzia delle Entrate ritenendo illegittimo l'aumento degli estimi, si potrebbe assistere nel giro di qualche mese a una riduzione delle tasse legate alla casa, dunque Ici, Imu, Tasi e tasse di compravendita.
A Lecce a fare ricorso alla commissione tributaria sono stati 6.600 cittadini. Migliaia di cause che hanno determinato una situazione di diseguaglianza profonda, fra chi poteva permettersi il ricorso e quindi ottenere l'annullamento dell'aumento degli estimi e delle tasse e chi, invece, no.
"Il desiderio dei Comuni di mettere le mani nelle tasche dei cittadini - scrivono gli avvocati Mongelli e Carpentieri - è stato fermato dalla civile, ferma e generale opposizione delle persone e delle associazioni dei consumatori e dei proprietari di casa, che mai come in quella occasione fecero fronte contro la decisione presa dal Comune di Lecce di avviare ad una classificazione massiva degli immobili cittadini a tutto danno dei leccesi. Tale fu la ferma opposizione delle associazioni da costringere la stessa amministrazione comunale a rimangiarsi le sue scelte senza però ad arrivare ad un formale atto di autotutela di annullamento di tutti i propri deliberati".
La Commissione Tributaria Regionale di Roma con una ordinanza a firma del Consigliere Raffaele Prosperi e del Presidente Federico Sorrentino, ha rimesso l’intera questione alla Corte Costituzionale ipotizzando che l’articolo 1 comma 335 della Legge 30 dicembre 2004, numero 311 - in base al quale il Comune di Lecce, con la Giunta nel 2010, ha ordinato all'Agenzia il riclassamento degli estimi - violi la Carta Costituzionale.
In campo, al fianco dei cittadini in questa battaglia ci sono, insieme a Mongelli e Carpentieri, gli avvocati Leonardo e Maria Leo, Chiara Balzani, Daniele Imbò, Antonio Tanza, Carlo Fumarola, Luigi De Giorgi, Cristian Marchello, Giuliana Bartiromo, Alessandro Presicce e l’ingegnere Vincenzo Mele.
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