Defibrillatori, la mamma di Lorenzo convocata dal ministro Lorenzin

Defibrillatori, la mamma di Lorenzo convocata dal ministro Lorenzin
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Mercoledì 23 Marzo 2016, 20:31
Approda a Roma la petizione popolare sui defibrillatori lanciata da Carla Gentile, madre combattiva del giovane Lorenzo Toma, scomparso lo scorso agosto durante una serata in discoteca per un problema cardiaco.
A riceverla presso il ministero della Salute è stata Beatrice Lorenzin, che ha accolto la petizione di 52mila firme che punta  a rendere obbligatori i dispositivi salvavita in tutti i luoghi affollati, chiedendo di «colmare questa falla giuridica assurda, che fa si che 5000 anime siano lasciate in balia degli eventi senza alcun piano di sicurezza né dal punto di vista tecnico né sanitario. L’idea che Lorenzo si sia sentito male e che nessuno lo abbia soccorso adeguatamente, dopo averlo protetto per diciotto anni, è l’ossessione che ormai accompagna tutti i miei giorni e le mie notti. Non saprò mai se mio figlio si sarebbe potuto salvare ma so di certo che non gli è stato garantito alcun soccorso tempestivo».

A farsi tramite dell'incontro è stato l'onorevole sergio Pizzolante. Il ministro ha assicurato che si muoverà per accogliere l'istanza arrivata dal salento, portandola anche nel resto del paese. In breve si tratterebbe di dotare i luoghi affollati e lontani dai presidi di primo soccorso, come nel caso delel discoteche, di un'ambuanza medicata, con a bordo un defibrillatore e personale formato per utilizzare il dispositivo salvavita. Ma  tra gli impegni assunti da Beatrice Lorenzin c'è anche quello di inserire nello screening per le attività sportive anche l'eco-cardiogramma, e non solo l'elettrocardiogramma sotto sforzo, così da intercettare tempestivamente anche alcune insidiose patologie congenite.
 
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