Covid, Fazzi quasi saturo. Rimasti solo 22 posti letto: zero a malattie infettive

Covid, Fazzi quasi saturo. Rimasti solo 22 posti letto: zero a malattie infettive
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:32

L’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, messo a dura prova dalla quarta ondata, Covid sfiora la saturazione dei posti letto per la cura dei pazienti colpiti dal virus. E questo nonostante sia stato già attuato l’incremento di postazioni deciso dalla Regione per contrastare l’avanzare della pandemia. Attualmente per i malati Covid sono rimasti (su 120 disponibili) solo 22 posti al Fazzi e, di fatto, in tutto il Salento. Visto che Galatina sarà attivata solo nelle prossime ore. 

L'impennata dei ricoveri


Nella giornata di ieri nuova impennata nei ricoveri e il reparto di malattie infettive senza più posti letto disponibili. Numeri che hanno mandato in affanno il pronto soccorso e i diversi reparti Covid del nosocomio, già in crisi per carenza di personale. L’Asl Lecce prova a correre ai ripari, ma il piano di riordino ospedaliero per far fronte alla pandemia redatto la scorsa settimana dalla Regione Puglia, non decolla, rallentato anche dal virus che continua a interessare le corsie degli ospedali, colpendo operatori e medici. Sofferenza sanitaria nel capoluogo leccese, complicata anche dal ritardo nell’attivazione dei 34 posti letto nel reparto di medicina del “Santa Caterina Novella” di Galatina.
Ma andiamo con ordine. L’incalzante aumento dei contagi in Salento, che continua a colpire anche il personale in corsia del “Fazzi” di Lecce, nelle ultime 24 ore ha procurato un’impennata nei ricoveri nei reparti Covid (98 attualmente i degenti), con 9 pazienti attualmente ricoverati in rianimazione, a fronte di 16 posti letto disponibili, 6 persone assistite in terapia sub intensiva su 16 posti letto presenti, 49 in pneumologia con 5 posti ancora disponibili sul totale. Sold out invece il reparto di malattie infettive: ieri sera alle 20 i trentaquattro posti letto risultavano tutti occupati. Situazione limite registrata anche nel pronto soccorso dell’ospedale leccese, nonostante sia entrata quasi a regime la divisione tra le urgenze “pulite” dirette al Dea e i casi covid indirizzati al “Fazzi”, come nella prima ondata della pandemia. 

Attività ambulatoriale ridotta


In questo quadro convulso l’attività ambulatoriale è ridotta di un terzo.

Restano invariati però i 200 accessi giornalieri, ma gli ambulatori per i codici verdi che sono i più numerosi, sono passati da due a uno, quelli destinati ai codici rossi e gialli, i più gravi, si sono ridimensionati da tre a due. E in questo quadro, come detto, tarda ad arrivare la riconversione dei posti letto dell’ospedale “San Caterina Novella” di Galatina, dove agli attuali 16 posti in malattie infettive dovranno essere aggiunti altri 34 posti letto in Medicina e verrà inoltre realizzata un’area di osservazione breve-intensiva.

Criticità su tutta la rete sanitaria


Criticità su quasi tutta la rete sanitaria salentina, su cui la direzione sanitaria dell’Asl Lecce è a lavoro per porre rimedio entro le prossime 48 ore. «I reparti Covid del “Vito Fazzi” sono in funzione come da programma regionale – afferma il direttore sanitario Rodolfo Rollo – mentre a Galatina, c’è stato un problema nella riconversione dei posti letto in Medicina per la sopraggiunta positività di una paziente. La situazione tuttavia è risolta e nelle prossime ore completeremo l’iter di dimissione dei pazienti presenti e procederemo all’ampliamento dei posti covid». Il piano di riordino dovrà includere anche la struttura sanitaria di San Cesario, dove sono pronti ad essere attivati circa 20 posti letto di lungodegenza per pazienti in fase post-acuta, ma che necessitano di assistenza ospedaliera a bassa intensità. Mentre a Lecce e Galatina si dovrà garantire un percorso nascita nel rispetto del “Protocollo operativo Covid per l’evento nascita”. Intanto l’effetto domino che si sta creando sull’intera rete ospedaliera, procurato dall’esplosione di alcuni “focolai” del virus in diversi ospedali della provincia, con medici, infermieri Oss e pazienti positivi, ha causato nelle ultime 24/48 ore il blocco dei ricoveri nei reparti di Urologia e Medicina a Casarano, Medicina e Oncologia a Gallipoli, Ortopedia e Urologia a Lecce, Pneumologia e Nefrologia a Tricase.

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