Covid, i primi due guariti da coronavirus donano il plasma iperimmune. Dieci potenziali donatori selezionati

Covid, i primi due guariti da coronavirus donano il plasma iperimmune. Dieci potenziali donatori selezionati
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Sabato 6 Giugno 2020, 17:08
Da "malati" a guaritori: due pazienti guariti dal Covid-19 hanno donato il loro plasma. Ad oggi, presso il Simt di Lecce, sono stati selezionati 10 potenziali donatori di plasma iperimmune. I campioni prelevati sono stati inviati a Padova per la valutazione del titolo di anticorpi neutralizzanti il virus. Dei 7 ex pazienti, di cui si dispongono i risultati, «solo due hanno presentato - spiega la Asl - un titolo anticorpale sufficientemente alto da permettere loro di donare oggi». Gli altri cinque ex pazienti, pur avendo nel sangue gli anticorpi anti Covid-19, «presentano un titolo inferiore alla soglia individuata nello studio per la donazione».

Degli altri tre ex pazienti la Asl è in attesa dei risultati, mentre prosegue l'attività di screening di altri potenziali donatori. Non essendoci ad oggi terapie efficaci per contrastare l'infezione da Covid-19, l'immunoterapia passiva, utilizzando il plasma dei pazienti convalescenti, appare una delle strade più razionali e promettenti da percorrere per il trattamento della malattia. «Pertanto tutti coloro che hanno contratto l'infezione e sono guariti e volessero, con un gesto solidaristico, contribuire a combattere la pandemia - scrive l'azienda sanitaria - possono rivolgersi presso un qualsiasi centro trasfusionale dell'ASL di Lecce e comunicare la loro disponibilità a sottoporsi allo screening per la donazione di plasma». 

I due pazienti guariti dal Covid-19 hanno donato il loro plasma, mediante plasmaferesi, nella sede del Servizio Immunotrasfusionale dell'ospedale 'Vito Fazzì di Lecce diretto da Nicola Di Renzo. Si tratta della prima donazione di plasma effettuata nella provincia nell'ambito del progetto sperimentale avviato dalla Regione Puglia finalizzato a valutare l'efficacia e la sicurezza della immunoterapia passiva con plasma raccolto da pazienti guariti da infezione Covid-19 (convalescent plasma o plasma iperimmune), nel trattamento delle forme moderate/severe di Covid-19. Il progetto è coordinato dall'Unità operativa di Medicina trasfusionale del Policlinico di Bari.
Lo studio, approvato dal Centro Nazionale Sangue l'11 maggio, prevede la partecipazione di tutti gli ospedali individuati dalla Regione Puglia come Centri Covid e si propone di arruolare 60/80 donatori. Il Servizio immunotrasfusionale di Lecce è stato tra i primi ad acquisire il parere positivo del proprio Comitato Etico e il 20 maggio scorso ha iniziato lo screening dei potenziali donatori grazie alla collaborazione di una task force costituita dal Giuseppe Pulito, direttore di Anestesia e Rianimazione, da Francesco Satriano, responsabile dipartimentale di Pneumologia Territoriale, da Anacleto Romano, direttore di Malattie Infettive, tutti del Fazzi, da Paolo Tundo, direttore Malattie Infettive dell'Ospedale di Galatina e da Alberto Fedele, direttore Servizio igiene sanità pubblica Area Nord Asl Lecce, con la supervisione del direttore sanitario di presidio Gianpiero Frassanito.


BRINDISI
Anche a Brindisi i donatori sono due: sono due operatori sanitari del Perrino, il direttore del reparto di Chirurgia
generale, Giuseppe Manca, e un'infermiera di Pneumologia, Jole Giacomazza, i primi donatori di plasma iperimmune. A dare la notizia, Antonella Miccoli, responsabile vicario del Centro trasfusionale dell'ospedale.
«Questa mattina - spiega Miccoli - ha donato il plasma il dottor Manca, ieri, invece, Jole. La selezione dei donatori rientra nel progetto sperimentale avviato dalla Regione Puglia, in collaborazione con l'Azienda ospedaliera - Università di Padova. I due donatori sono stati selezionati attraverso uno screening che ha coinvolto quattro pazienti guariti dal Covid 19. Dopo la raccolta dei dati personali dei potenziali donatori
e gli esami ematochimici abbiamo inviato le provette all'ospedale di Padova che ha esaminato il titolo degli
anticorpi neutralizzanti anti-Sars-CoV-2. Il 2 giugno ci hanno comunicato il risultato favorevole soltanto per due dei quattro». «Nei prossimi giorni - conclude - sottoporremo alla plasmaferesi altri due donatori guariti».
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