Emergenza coronavirus, scoperti decine di blocchetti di buoni spesa falsi: tre denunce. Il sindaco: «Ora si cambia sistema»

Emergenza coronavirus, scoperti decine di blocchetti di buoni spesa falsi: tre denunce. Il sindaco: «Ora si cambia sistema»
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 12:25
Tre persone sono state denunciate perché ritenute responsabili di aver falsificato e utilizzato blocchetti di buoni spesa falsi. Si tratta dei buoni distribuiti dal Comune di Lecce per aiutare le persone in difficoltà con l'emergenza coronavirus.

La denuncia dei fatti è partita tanto dai gestori di alcuni esercizi commerciali che dall'assessorato al Welfare del Comune capoluogo. Gloi agenti della Squadra mobile della Questura, dunque, si sono subito messi sulle tracce di coloro i quali hanno falsificato quei buoni, identificando in poche ore tre uomini: A.S. pregiudicato leccese di 41anni, B.G. pregiudicato leccese di 48 anni, R.C., pregiudicato di 45 anni residente a Matino.

A carico dei tre, d’intesa con l’A.G., venivano avviate immediatamente delle perquisizioni domiciliari che consentivano di recuperare diverse decine di buoni spesa falsi del Comune di Lecce. Inoltre, nel deposito di proprietà di B.G. sono stati rinvenuti moltissimi blocchetti che l'uomo, scoperto, ha tenato inutilmente di distruggere dando loro fuoco. Nel corso della stessa perquisizione sono stati sequestrati alcuni documenti denunciati come smarriti e adoperatiti per l’utilizzo dei buoni spessa.

I tre sono ora sotto inchiesta per i reati di ricettazione, truffa, falsificazione e spendita di moneta falsa, sostituzione di persona, tutti reati continuati. R.C. e B.G. anche in concorso tra loro, nonché quest’ultimo per detenzione di munizionamento di arma comune da sparo, essendo stato trovato in possesso di 5 proiettili calibro 6.35.

Il sindaco della città, Carlo Salvemini ha quindi annunciato questa mattina che i buoni diverranno digitali, saranno caricati direttamente sulla tessera sanitaria così da impedire simili truffe. 
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