Balneari, lettera dell'imprenditore al Comune di Gallipoli: «Subito la gara per il mio camping»

Il camping La Masseria a Gallipoli
Il camping La Masseria a Gallipoli
di Antonella MARGARITO
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sabato 13 luglio 2024, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 13:17

«Chiedo all’amministrazione comunale di Gallipoli l’avvio della procedura di gara relativa alla concessione in oggetto secondo quanto previsto dalla direttiva Bolkestein». Caro sindaco ti scrivo: mittente Giuseppe Coppola, amministratore dell’azienda “Niccolò Coppola”, che in una lettera mette nero su bianco una richiesta indirizzata al comune gallipolino decisamente in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei balneari che quei bandi non li vorrebbero affatto. Ovvero, chiede l’avvio della procedura di gara relativa alla concessione demaniale del campeggio La Masseria della quale è proprietario, invocando anche la tanto, per alcuni versi vituperata dai più, direttiva Bolkestein. 

La lettera


Ma dal comune gallipolino fanno sapere che, al momento, l’ufficio demanio ha altre priorità legate alla stagione estiva. Giuseppe Coppola, nella sua nota, spiega in maniera forte e chiara le motivazioni della sua richiesta il cui obiettivo finale è quello di potenziare sempre di più la sua struttura, migliorando così la qualità dell’offerta. «L’evoluzione dell’offerta turistica internazionale, resa sempre più competitiva grazie alla straordinaria quantità di voli low cost capaci di raggiungere facilmente le più distanti e rinomate località turistiche internazionali, impone l’adeguamento dell’offerta qualitativa delle nostre strutture a standard sempre più elevati ed in grado di competere con i paesi concorrenti - dice Coppola - La scrivente società opera nel settore del turismo all’aria aperta sin dal 1965 ed è proprietaria in Gallipoli del Campeggio La Masseria. La struttura offre ai propri clienti il servizio spiaggia attraverso una concessione demaniale rilasciata nel 1996». Ragion per cui, al fine di consentire un adeguato ammodernamento della struttura balneare ma anche per poter partecipare alle misure agevolative (ultime in termini di opportunità) denominate Mini Pia Turismo, è necessario garantire un titolo concessorio della durata minima di cinque anni. 
«Allo scopo - conclude Coppola - ed al fine di consentirne la partecipazione al bando Mini Pia Turismo, chiedo all’amministrazione comunale di Gallipoli l’avvio della procedura di gara relativa alla concessione in oggetto secondo quanto previsto dalla direttiva Bolkestein».

E la chiede anche con una certa urgenza. In realtà le associazioni di categoria non vorrebbero affatto la riapertura dei bandi che invece a Gallipoli, come da ultima delibera di giunta del 31 maggio scorso, dove sono messe in chiaro anche le direttive di bando, le concessioni balneari rimarranno in essere sino al 31 dicembre, dopo di che dovranno essere riconsegnate al comune e si apriranno le nuove gare. A Gallipoli come per il resto della regione Puglia. Ma secondo l’idea dell’imprenditore Coppola i provvedimenti tampone relativi ai vari rinvii, presi negli ultimi sei anni e più, avrebbero paralizzato il settore e fatto perdere soltanto del tempo prezioso in quanto la mancanza di un titolo concessorio superiore ai cinque anni non permette alle imprese di concorrere ai finanziamenti europei. Ora tutto è rinviato al 31 dicembre e ci si chiede: riusciranno i comuni, tra bandi, gare e burocrazia varia, ad arrivare in tempo all’estate 2025? «Vedremo - dice il responsabile dell’ufficio demanio del Comune, Eugenio Hoffbauer - anche perché è qualcosa che coinvolge tutti i comuni costieri della Regione. Per quel che riguarda la richiesta dell’azienda Coppola, dare riscontro immediato ora è davvero complesso in quanto in questo momento a Gallipoli si ragiona sulle emergenze. Per la cittadina ionica quello della stagione estiva è un momento molto caldo e complesso, siamo tutti sommersi dall’ordinario e non c’è il tempo per attivare procedure così delicate».

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