Nuova possibile svolta per il turismo a Lecce. Il ceo di Links Management spa, Giancarlo Negro, ha acquistato il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi. E ne promette l'immediato ammodernamento e rilancio. Un’operazione a sei zeri, complessa - perché gravata da carico debitorio -, ma dall’elevato potenziale. È stata sancita ieri con la stipula del contratto. Il manager leccese, ex presidente di Confindustria Lecce, è il socio di maggioranza della neocostituita Giada srl, che ha rilevato l’immobile (appartenente a Sice srl) e la società di gestione (Tiziano Srl). Da tempo circolavano voci in merito. Ma tutto faceva presagire che a compiere il grande passo sarebbe stato l’ex sindaco di Lecce, socio di Links e attuale presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Perrone, fra gli eredi del padre Enzo, che ha detenuto il 25% delle quote e al quale il capoluogo salentino ha rivolto l’ultimo saluto lo scorso novembre.
Esce di scena la famiglia Perrone
Escono dunque di scena i fondatori e gli amministratori storici della struttura alberghiera eretta negli anni '80 alle porte di Lecce. La stessa famiglia Perrone e la famiglia De Rinaldis, alle quali Negro è legato da profonda amicizia, per quarant’anni si sono fatte interpreti di un’esperienza imprenditoriale pionieristica e innovativa. Con i suoi 7 piani (più i 2 interrati) e l’inconfondibile insegna luminosa con le 4 stelle, il Tiziano è riconoscibile a primo impatto. Sono 273 le camere, alla quali si aggiunge il ristorante, il centro congressi da 800 posti, il centro benessere, la piscina scoperta e anche il parcheggio coperto.
«È un’operazione che - spiega Negro- faccio per il territorio e per spirito di amicizia nei confronti di Paolo (Perrone) e di suo padre, che teneva tantissimo all’hotel. Paolo era molto impegnato in altre iniziative e io ho avvertito il dover di cogliere il momento». Dunque, una «scelta di testa e di cuore», che il manager rivela anche di aver privilegiato rispetto ad altre.
Perché crede che il Tiziano sia una struttura che offra grandi opportunità di sviluppo, accoglienza e diversificazione turistica. «Il suo profilo - dice - resterà invariato, come la sua identità, perché è radicata. Ci sarà però da fare un importante lavoro di ristrutturazione e rilancio, che partirà per gradi nei prossimi mesi, perché l’hotel è stato un po’ trascurato, diversi investimenti sono rimasti incompiuti. Eleveremo la qualità delle stanze e degli spazi comuni, ma anche l’efficienza, la sostenibilità ambientale. Sfruttando anche le mie competenze, faremo compiere alla struttura un salto anche dal punto di vista tecnologico. E, sicuramente, garantiremo continuità al personale oggi operativo, provando man mano anche ad allargare la base occupazionale. Ci siamo impegnati a non far finire in malore uno spazio importante di questa città».
Missione audace, alla cui riuscita contribuirà anche il cofinanziamento regionale (Pia Turismo) al quale Giada srl chiederà certamente accesso. Non ci sarà ampliamento, però. Negro vuol «riportate il Tiziano all’altezza della sua storia, adeguarlo alle esigenze della clientela business e congressuale, alla quale prevalentemente si rivolge». C’è, insomma, bisogno di «ripristinare uno standard che nel tempo è venuto meno, pur essendo il Tiziano punto di riferimento nel Salento per grandi eventi». Che si tratti di un investimento, forse, anche un po' azzardato, in considerazione dell’andamento dei flussi turistici (presuntivamente non copiosi come qualche anno fa) e della tipologia di struttura (grand hotel)? «Il Tiziano è unico nel suo genere e non andrà a fare concorrenza ai b&b e neanche agli hotel di nicchia, di lusso. E poi ritengo Lecce una città in forte crescita. Se i flussi turistici sono in flessione è perché c’è un problema di collegamenti aeroportuali. Se li ripristinassero, aumenterebbero immediatamente. E spero ancora che ciò possa avvenire in tempo utile, perché - riflette Negro - ci guadagneremmo tutti»