«Con Emiliano, Nardò in mano a un manipolo di fascistelli»

Il municipio
Il municipio
1 Minuto di Lettura
Sabato 30 Marzo 2019, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 13:09
Bufera nel Pd. E al centro delle polemiche finisce, ancora una volta, il presidente della Regione Michele Emiliano. Dopo il violento attacco verbale del sindaco di Nardò Pippi Mellone al consigliere comunale di minoranza Lorenzo Siciliano, nel corso della seduta di Consiglio comunale di ieri, la solidarietà del partito non è mancata, anche a mezzo di una nota stampa di via Tasso. Ma nessuna voce, per il momento, si è levata dalla Regione, nodo che sta già infiammando la polemica interna ai Democratici. Il presidente pugliese Michele Emiliano, infatti, ha sempre guardato con simpatia a Mellone, al punto da sostenerne apertamente l'operato nonostante le simpatie filofasciste del sindaco neretino. I commenti al vetriolo di comuni cittadini ed esponenti politici cittadini, dunque, non si sono fatti attendere.
L'ex sindaco del Comune, Marcello Risi scrive su Facebook: «Apprezziamo molto la nota del segretario provinciale del Partito Democratico, il quale sa che se Nardò è arrivata a questo punto lo si deve anche a pezzi grossi del partito democratico che hanno tenuto bordone ad un manipolo di fascistelli».
Un cittadino, M.B, prosegue: «Non facciamo finta di dimenticare il “vero” problema di Nardò. L'aspetto scandaloso della vicenda consiste nel fatto che l'amministrazione Mellone gode di copertura politica e sostegno da parte di Michele Emiliano. Pippi Mellone senza Emiliano sarebbe il nulla!». La polemica è appena iniziata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA