Cartelle esattoriali, c'è la rottamazione per quelle vecchie e sino a 1.000 euro. Rate per gli altri debiti

Cartelle esattoriali, c'è la rottamazione per quelle vecchie e sino a 1.000 euro. Rate per gli altri debiti
di Maurizio TARANTINO
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Martedì 3 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:49

Cartelle, multe, sanzioni: il nuovo anno si apre all’insegna della “pace fiscale”. Sono tanti i contribuenti salentini interessati da un procedimento, messo a punto dal Governo, per recuperare crediti ormai lontani nel tempo. Due le fasi distinte dell’intervento le cui indicazioni sono state approvate nell’ultima Legge di Bilancio. 
Si parte con il saldo e stralcio per le cartelle fino a mille euro risalenti al periodo tra il 2000 e il 2015: un condono automatico che prevede l’annullamento dei debiti relativi al capitale, agli interessi e agli eventuali debiti residui derivanti dalle precedenti rottamazioni. L’operazione scatterà a partire dal marzo 2023, ma ci sarà un discorso a parte per le cartelle che fanno capo ai Comuni. 

Cancellati i vecchi debiti sino a 1.000 euro, per gli altri niente interessi e sanzioni

La seconda fase riguarda la rottamazione quater che consente di mettersi in regola con il fisco risparmiando su sanzioni e interessi e che riguarderà una platea molto ampia, anche nel Salento, a causa della finestra temporale prevista.

Ad essere coinvolti, i contribuenti che fra il 1 °gennaio 2000 e il 30 giugno del 2022, cioè a metà dello scorso anno, hanno ricevuto le ingiunzioni di pagamento da parte dell’Agenzia della riscossione. Potranno mettersi in regola senza corrispondere le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di interessi, di sanzioni, di interessi di mora e aggio. Si pagherà, quindi solo il capitale oltre alle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento. Il versamento potrà essere fatto in unica soluzione entro il 31 luglio prossimo o in un massimo di 18 rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10% delle somme dovute con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, invece, avranno termine il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a decorrere dal 2024. Dal 1° agosto 2023, dovranno essere corrisposti gli interessi al tasso del 2% annuo. 

Rimodulazione estesa anche a chi sta pagando: ecco come fare

La possibilità di rimodulare, secondo le nuove agevolazioni, è estesa anche a chi già sta pagando.
La decisione del Governo di rimettere ai Comuni la decisione sullo stralcio delle cartelle amministrative locali apre invece uno scenario inedito che è in corso di valutazione da parte dei primi cittadini salentini per capire la convenienza dell’operazione. Un bel rebus che dovrà essere risolto entro il 31 gennaio prossimo quando, se le Giunte decideranno per la sanatoria, dovrà essere formalizzata una delibera da comunicare all’Agenzia delle Entrate. Il governo ha previsto infatti di cancellare in modo automatico soltanto gli interessi e le sanzioni sul mancato pagamento delle cartelle, mentre ha lasciato agli enti locali la possibilità di rinunciare alla riscossione del capitale (comma 229), cioè all’importo vero e proprio delle tasse e delle multe. 
«Il discorso non è semplice, ma va applicato con il buon senso - sottolinea Ettore Caroppo, sindaco di Minervino di Lecce e presidente regionale Anci - perché ci sono dei crediti difficilmente recuperabili ormai da tempo. Se si vogliono eliminare le cartelle pendenti, dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo, magari strutturando un percorso che permetta ai Comuni di avere un ritorno in ambito di prestazioni. Chi è in difetto potrebbe essere utilizzato per lavori socialmente utili con una sorta di compensazione nella pubblica utilità. Di certo servirebbe ad educare le persone, a far capire come sia importante dare il proprio contributo. D’altro canto, se ad avere il debito è la stessa persona che viene a chiedere aiuti pubblici, allora non c’è ragione per non farlo». 

Ragionamento che trova d’accordo anche l’assessore al Bilancio del Comune di Nardò, Gianpiero Lupo. «Siamo in piena fase di valutazione - dichiara -, di certo, così in linea generale, si tratterebbe di eliminare dei carichi che non troverebbero mai un buon esito nel corso degli anni. Chi è in buona fede avrà trovato modo di regolarizzare i ruoli emessi per l’ingiunzione di pagamento. Chi non poteva pagare, non lo farà comunque. Dobbiamo però esaminare con attenzione la situazione dell’ente per arrivare ad una definizione precisa dei pro e dei contro».
A Galatina, il sindaco Fabio Vergine, avvierà a breve una ricognizione. «Si tratta di un procedimento - osserva - che comunque comporta delle ripercussioni sui bilanci di vecchia data. Non è facile fare un discorso generale perché ogni bilancio ha bisogno di un’attenta valutazione. E a livello centrale devono arrivare garanzie per le coperture di queste somme che non ci saranno più. Credo che tutto sommato sia un’operazione fattibile con delle ricadute positive su crediti ormai stantii». Possibilista anche il sindaco di Maglie, Ernesto Toma. «Tutto dipende dal ristoro garantito ai Comuni - spiega - se ci sarà cioè un ristoro dei crediti inesigibili. Per quanto ci riguarda la maggior parte delle somme è nel fondo di accantonamento. Come Tari, mandiamo cartelle per 700/800mila euro, qualcosa ci sarà da fare. Però vogliamo avere rassicurazioni».
 

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