Investimenti in personale ed edilizia e no tax area: l'Università di Bari mette sul piatto 400 milioni di euro

Investimenti in personale ed edilizia e no tax area: l'Università di Bari mette sul piatto 400 milioni di euro
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:25

Investimenti nel settore edilizio, più servizi a supporto degli studenti, maggiori risorse sulla ricerca, più investimenti per assunzioni di personale. Sono queste alcune delle principali misure contenute nel bilancio di previsione dell'Università degli Studi di Bari per il 2023: circa 400 milioni di euro, dei quali 347,2 sul budget economico e 49,3 su quello degli investimenti. L'Ateneo pugliese fa sapere attraverso una nota che il 2023 è segnato da un aumento importante delle spese energetiche, passate dai tre milioni di euro del 2022 a una previsione di circa otto milioni. Nonostante questo, l'università prevede di mantenere, e in alcuni casi incrementare, gli interventi. Aumentano l'investimento nei servizi bibliotecari (quasi tre milioni di euro) e il fondo per gli specializzandi (130mila euro). Fra le misure c'è la riduzione del 75% del contributo onnicomprensivo (era del 25%) per le studentesse iscritte alle lauree Stem e il mantenimento della «no tax area» a 25mila euro invece di 22mila, soglia indicata dal Ministero, una misura che ha garantito a circa il 42% degli studenti di poter accedere agli studi universitari grazie all'esenzione totale.

Ricerca e tasse

Sul fronte della ricerca, per la quale sono stanziati complessivamente cinque milioni di euro, si aggiungono le risorse del Pnrr: 27 milioni di euro per il 2023 e 138 milioni per l'intero triennio 2023-2025.

Sono stati inoltre stati appena pubblicati i nuovi bandi dottorato per 55 borse Pnrr ed è prevista l'assunzione 136 nuovi giovani ricercatori Rtda su Pnrr. Cospicuo anche il numero delle borse di dottorato che arriva a 200, coprendo tutti gli ambiti scientifici. Il programma di investimenti prevede lo stanziamento di 80 milioni di euro per il triennio 2023-2025, con la programmazione di interventi nel settore edilizio per il recupero, la valorizzazione e l'efficientamento del patrimonio dell'Ateneo, con azioni di miglioramento della qualità degli ambienti in cui si svolgono le attività di didattica e di ricerca. Un dato rilevante, prosegue Uniba nella nota, è quello relativo al rapporto tra investimenti nei servizi primari e totale dei proventi del bilancio autonomo, che nell'ultimo triennio ha mostrato un aumento crescente: 4,96% nel 2020; 5,21% nel 2021; 6,63% nel 2022 e 9,25% nel 2023, con un tasso di crescita rispetto al 2022 del 40%. «La politica degli investimenti del nostro Ateneo continua - spiega il rettore Stefano Bronzini - Il bilancio si conferma solido nonostante l'aumento dei costi di gestione a causa della crisi energetica in corso. Investiamo sulle persone, giovani ricercatrici e ricercatori, docenti, personale tecnico-amministrativo per potenziare l'apparato amministrativo e per consolidare l'offerta formativa. Investiamo anche sul rapporto con la città e il territorio contribuendo allo sviluppo del tessuto urbano con interventi mirati a una maggiore razionalizzazione e fruibilità degli spazi». 

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