Atti vandalici nel presepe dell'anfiteatro: fermata una donna

Il sopralluogo dei vigili urbani nel presepe dell'anfiteatro
Il sopralluogo dei vigili urbani nel presepe dell'anfiteatro
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Giovedì 15 Dicembre 2016, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Ancora una volta i vandali non hanno avuto rispetto del presepe realizzato dall'amministrazione comunale all'interno dell'anfiteatro romano.  Ancora una volta sono stati perpetrati danni all'opera che da sempre attira centinaia di turisti.
Due giovani, un ragazzo e una ragazza, sono stati beccati mentre erani intenti a danneggiare, chissà per quale oscuro motivo, il Presepe dell’Anfiteatro Romano di Piazza Sant’Oronzo. 
Il sofisticato sistema di allarme e video sorveglianza a rilevazione volti ha fatto scattare l’intervento degli agenti Fidelpol, agenzia incaricata per la sicurezza del presepe leccese, e di una pattuglia della Questura la quale è riuscita a fermare uno dei 2 giovani che si stavano divertendo a sradicate alcune piante ornamentali e a danneggiare gratuitamente parte dell’allestimento. Ad avere la peggio, la giovane donna, il suo complice è scappato, che è stata fermata dalla polizia mentre cercava di darsela a gambe. 

 
I tecnici comunali e gli operatori privati che hanno partecipato alla realizzazione del presepe cittadino stanno verificando lo stato dei luoghi per quantificare i danni. Ora i giovani rischiano di essere denunciati per diversi reati, si va dalla violazione di proprietà agli atti vandalici e al danneggiamento di beni.
«Il sistema che abbiamo fatto installare nell’anfiteatro già dallo scorso anno - fa sapere l’Assessore Andrea Guido - basato sull’utilizzo di 2 video camere hd, è capace di rilevare, seguire e mettere a fuoco i volti degli intrusi garantendone l’identificazione. Questo impianto di sorveglianza a video registrazione copre l’intera area del presepe ed è collegato sia con la centrale operativa di Fidelpol, sia con la Questura. Lo avevamo specificato più volte, sia sui mezzi stampa sia sulle nostre pagine social web. Ma, a quanto pare, non c’è limite alla stupidaggine di certa gente».

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