«Sistema di sgravi fiscali e il credito CartaFamiglia andrà speso nei mercati»

Mauro Giliberti
Mauro Giliberti
di Paola ANCORA
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Domenica 26 Febbraio 2017, 21:02 - Ultimo aggiornamento: 21:04
Mauro Giliberti, candidato sindaco per il centrodestra. Mercati e commercio: qual è la situazione attuale?
«I mercati sono sicuramente l’emergenza. Sono in grandissima difficoltà, stritolati dalla concorrenza dei super e ipermercati e dalla contestuale poca attenzione del consumatore all’origine del prodotto, che è invece il punto di forza dei mercati. Frequentandoli, ho avuto modo di apprezzare l’amore per la qualità che mettono, fra mille difficoltà, i commercianti di Settelacquare, Rudiae e Santa Rosa nella gestione della loro attività. Per quanto riguarda il commercio, è desolante percorrere via Salandra, lo stesso perimetro di piazza Mazzini e le aree limitrofe e vedere tante vetrine vuote per colpa della crisi economica. E poi c’è il centro storico, dove vorrei vedere più artigiani al lavoro».
Le sue proposte.
«La misura della CartaFamiglia prevede lo stanziamento di 1,2 milioni di euro all’anno destinati alle famiglie che non riescono a fare la spesa e potrà essere impiegata esclusivamente nei mercati cittadini, creando di fatto una rete-agorà fra gli ultimi fra i commercianti e i più bisognosi fra i cittadini. Il sogno è quello di vedere i mercati, oggi trascurati e abitati da commercianti con i volti tristi, diventare rumorosi e pieni di sorrisi. I mercati vanno “riempiti”, ma anche riqualificati. Per quanto riguarda il commercio, la priorità è portare i clienti in zona Mazzini e nel centro storico, creando parcheggi ed evitando la fuga verso gli ipermercati. Per aiutare il commercio nelle periferie e nei borghi, ridurrò l’Imu al minimo come nelle marine e modulerò la tassa di occupazione suolo pubblico, riducendola man mano che ci si allontana dal centro. Commercio vuol dire regole chiare, anche nel centro storico. E il Pug sarà opportunità per regolamentare il comparto».
Mercato di piazza Libertini. Quale futuro?
«No al trasferimento, sì alla riqualificazione di tutta l’area, mercato compreso, concordando con le associazioni di categoria un restyling delle strutture perché siano all’altezza di una città d’arte».
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