Il figlio si è tolto la vita con il nitrito di sodio, un veleno che incredibilmente è facile da acquistare. Ieri sua mamma, Lisa Perillo, rilanciando la notizia dell'inchiesta aperta dalla Procura di Roma per istigazione al suicidio, ha chiesto a «tutti i genitori che hanno perso un ragazzo/a con quella maledetta sostanza a contattarci». Fabio, 19 anni, studente di Latina appena diplomato al liceo linguistico, il 9 dicembre scorso ha salutato i suoi genitori con un video girato in una stanza dell'Hotel Giglio dell'Opera alle spalle della Stazione Termini, a Roma, lasciandoli nella disperazione.
E' una storia drammatica. «Per togliersi la vita, mio figlio Fabio- scive Lisa Perillo su Fb - ha usato il nitrito di sodio, consegnandoci un dolore immenso. In soli 15 mesi, sono già 3 i giovani che l’hanno impiegata, ma forse ce ne sono altri di cui non sappiamo ancora niente. Invito tutti i genitori che hanno perso un ragazzo/a con quella maledetta sostanza a contattarci. Insieme possiamo avere più forza e trovare il modo di:
1. Inibire la libera vendita del nitrito di sodio
2. Chiudere siti e forum che guidano all’uso della sostanza
3. Elaborare una strategia educativa e legale a difesa dei nostri figli
Per favore condividete e fate condividere questo messaggio ai vostri amici, potremmo salvare uno dei nostri ragazzi/e».
Anche Marco Gianferda, padre di Fabio, sulle pagine del Messaggero, aveva lanciato l'allarme. «Attenzione, i ragazzi questa sostanza per uccidersi la conoscono bene.