Liliane Murekatete, la moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee davanti al Gip di Latina: «Quegli acquisti di beni voluttuari non li ho effettuati io, non ho mai avuto in uso carte di credito della cooperativa». La donna lunedì è stata raggiunta da una misura cautelare nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi di alcune cooperative pro-migranti della provincia pontina. «Gli unici pagamenti da lei effettuati sono stati gli stipendi, più le spese per acquistare il cibo per gli ospiti della struttura», ha spiegato l'avvocato.
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La difesa
Il legale della donna, Lorenzo Borrè, ha riferito come la sua assistita ha evidenziato che non le possono essere «contestate condotte distrattive», perché gli unici pagamenti da lei effettuati «sono stati gli stipendi, più le spese per acquistare il cibo per gli ospiti della struttura».
Insomma, i beni di lusso «non sono stati comprati da lei», tant'è vero, sottolinea l'avvocato Borrè, «nella stessa ordinanza si fa riferimento a questi acquisti, ma non li si riferisce alla signora Murekatete, che non ha mai approvato bilanci relativi a queste spese». Rispetto alla misura cautelare dei domiciliari, il legale dubita che al momento possano essere revocati, «ma non per la sua colpevolezza, quanto perché in questa fase processuale ciò non avviene quasi mai. Faremo istanza al Tribunale del Riesame». Per l'esito ci vorrà circa un mese