Tempesta Ciaran, il Cnr: «Quest'anno mai visto nulla di simile». Ecco perché la tempesta si rafforza con l'azione del mare

Il ciclone ha origine dallo scontro tra masse d'aria fredde e calde, queste ultime pre-esistenti

Tempesta Ciaran, il Cnr: «Quest'anno mai visto nulla di simile». Ecco perché la tempesta si rafforza con l'azione del mare
Tempesta Ciaran, il Cnr: «Quest'anno mai visto nulla di simile». Ecco perché la tempesta si rafforza con l'azione del mare
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Giovedì 2 Novembre 2023, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 09:53

La tempesta Ciaran, nata a seguito dello scontro tra masse d'aria fredde e calde nell'ovest dell'Atlantico è, almeno fino ad oggi, il più intenso evento meteorologico dell'anno. Secondo il meteorologo del Consorzio Lamma- Cnr, Gianni Messeri, il minimo di pressione sul livello del mare raggiunto da questo fenomeno atmosferico è di 950 hPa (ettopascal), un valore considerevole.

 

«La tempesta, ora centrata nel Nord dell'Inghilterra - spiega - nasce a causa della cosiddetta 'baroclinicità', ossia lo scontro tra le masse d'aria fredde e calde, queste ultime pre-esistenti.

Infatti il contrasto tra le masse d'aria di origine e natura diversa fa da innesco all'instabilità atmosferica, favorendo i movimenti dell'aria che danno luogo alle precipitazioni».

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Tempesta Ciaran, il fenomeno della barotropicità

Nel caso in particolare della tempesta, questa «si è rinforzata anche dalle temperature del mare che è estremamente caldo, caratteristica quest'ultima chiamata 'barotropicità' e tipica di altri fenomeni meteorologici. Quindi quello che si è scatenato sull'Europa - rileva Messeri - è contemporaneamente sia un fenomeno baroclino, nel caso di Ciaran in prevalenza, che barotropico, non essendoci l'arrivo dell'aria fredda ma solo l'azione del mare». Dal mare, infatti, le perturbazioni traggono energia per rinforzarsi (come nella tempesta Ciaran) o per nascere e svilupparsi. «Possiamo definire questa tempesta molto forte in assoluto, quindi sicuramente eccezionale - continua l'esperto - a causa del minimo di pressione che è stato raggiunto, estremamente profondo». Ciaran, precisa il meteorologo, è associata a gradienti (ossia le variazioni di pressione con allontanarsi dal minimo) eccezionalmente forti e porta con sé venti fino a 120 km orari. Gli altri effetti della perturbazione associata al vortice, nota l'esperto del Consorzio Lamma- Cnr, «sono precipitazioni temporali, e mareggiate, che stanno riguardando tutti i Paesi del Mediterraneo, in particolare Spagna e Francia, ma anche i Paesi della penisola scandinava, quelli balcanici e, in misura molto minore, la Grecia. Questi Paesi sono stati raggiunti da alcune ore dalla forte perturbazione, che sta per arrivare anche in Italia, dove produrrà i suoi effetti tra oggi e domani». La tempesta Ciaran si dovrebbe esaurire tra domenica e lunedì non prima però di essersi manifestata in tutta la sua intensità.

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