Roma, chiuso il bar Panamino: addio a uno dei simboli dei Parioli

Un luogo di culto per tanti ragazzi cresciuti a Roma Nord, oggi 30enni

Roma, chiuso il bar Panamino: addio a uno dei simboli dei Parioli
Roma, chiuso il bar Panamino: addio a uno dei simboli dei Parioli
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Giovedì 16 Giugno 2022, 21:16

Addio al bar Panamino, uno dei luoghi simbolo dei Parioli e tra i più iconici tra chi, cresciuto a Roma Nord, oggi ha 30 anni. Sono scattati una settimana fa i sigilli al celebre chiosco, situato su via Panama, all'interno del Parco Rabin, a due passi da Villa Ada.

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Roma, chiuso il bar Panamino: ecco perché

Il bar Panamino si trovava sin dal 2002 al civico 86 di via Panama, ai Parioli. Vent'anni fa, i gestori avevano stipulato una concessione/convenzione con il Campidoglio per l'occupazione di suolo pubblico. Il II Municipio, dove si trova il celebre chiosco, già alla fine del 2016 aveva notificato ai gestori la fine di quella concessione. Il locale era però rimasto aperto e operativo, nonostante il Consiglio di Stato avesse confermato una sentenza del Tar, che nel 2015 aveva considerato la struttura abusiva. 
Nel 2002, con la nascita del bar Panamino, era stato rinnovato quello che era un semplice chiosco in legno. Con il passare degli anni, però, la struttura fu estesa e rinnovata con ferro, vetri, copertura a più falde, superando i 90 metri quadrati previsti dalla concessione/convenzione e occupando una parte di Parco Rabin con gazebo, tavolini e bagni.

Dieci anni dopo, il Comune di Roma aveva chiesto la demolizione delle porzioni abusive della struttura, ma le due società che gestiscono il Panamino (Eolie Srl e Panamino Srl) avevano fatto ricorso. Nonostante le sentenze di Tar e Consiglio di Stato, il bar Panamino era rimasto aperto, senza sanare in alcun modo gli abusi. Fino ad oggi, quando sono scattati i sigilli dei vigili urbani, con almeno cinque anni di ritardo.

Bar Panamino, addio a un luogo di culto

Con la chiusura del bar Panamino, si mette la parola fine ad una struttura riconosciuta come abusiva. Ma anche alla storia di quei ragazzi cresciuti a Roma Nord, che oggi hanno 30 anni. Loro, ancora adolescenti, vedevano nel bar Panamino un punto di incontro e di riferimento, dove fare, indifferentemente, colazione, pranzo, aperitivo e cena. Eppure, al di là degli abusi, i tanti ragazzi cresciuti al bar Panamino sono pronti a giurare che quel posto non era più lo stesso di qualche anno fa: forse l'atmosfera era cambiata, così come la clientela abituale. O forse, semplicemente sono cambiati e cresciuti loro.

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