M1 fino a Monza, dopo un anno e mezzo riparte il cantiere

Le ruspe tornano in azione a Cinisello. "Treni a fine 2024"

M1 fino a Monza, dopo un anno e mezzo riparte il cantiere
di Simona Romanò
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Giovedì 7 Ottobre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 12:43

Riprendono i lavori nel cantiere infinito che porterà la metropolitana 1 fuori Milano, fino a Monza, servendo ogni giorno migliaia e migliaia di pendolari. A un anno e mezzo dall’ultimo stop - in piena pandemia Covid, l’ennesimo in oltre 10 anni - sono ripartiti i cantieri del metrò, con le ruspe che scavano da Sesto Fs a Cinisello Bettola, al confine con Monza: sarà il nuovo capolinea, verso Nord, della Rossa. Accanto al quale sorgerà un centro commerciale e un mega parcheggio d’interscambio. «L’ultimazione dei lavori con la messa in esercizio dei treni è prevista entro il dicembre 2024», fanno sapere da Palazzo Marino. Sono stati definiti i nuovi accordi e gli impegni del Comune, di Metropolitana Milanese e delle imprese; e sono state recuperate anche le risorse integrative.

COSTI EXTRA. 31.3 milioni di euro: 15 milioni dal governo, altri 7,1 da Palazzo Marino e 9,2 da Regione Lombardia. Si tratta del terzo incremento di spese necessario per far fronte a una serie di imprevisti, come la necessità di impermeabilizzare le gallerie e le stazioni (costato 50 milioni).

OPERE. Si tratta di un cantiere particolarmente «articolato», spiegano i tecnici.

Perché comprende la realizzazione un vero e proprio hub con tre opere: oltre alla stazione M1 Cinisello Balsamo-Monza Bettola, anche il nuovo centro commerciale e tutte le infrastrutture di interscambio con un parcheggio da 2.500 posti auto, il capolinea degli autobus provenienti dalla Brianza, l’autostradaTorino-Venezia, il collegamento stradale della Rho-Monza, la superstrada di collegamento a Lecco; e, infine, la predisposizione per il futuro prolungamento della Linea 5 a Monza. Quella di Cinisello Balsamo è una «stazione strategica per il territorio e per la mobilità dell’area nord di Milano, che permetterà ai pendolari di lasciare le auto fuori dalla città e di accedervi grazie ai mezzi pubblici», dicono dal Comune. «Un nodo di interscambio tra traffico privato, linee di superficie e metropolitane della Brianza, da dove proviene il maggior numero di auto verso Milano».

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