Ancora furbetti del cartellino. C'era chi, dopo aver timbrato il cartellino, andava al supermercato, chi al bar e chi a fare compere. Chi si dedicava all'attività sportiva, tenuta da jogging arrivava di corsa e, dopo aver strisciato il badge, continuava l'allenamento e chi ad attestare la propria presenza in servizio arrivava a bordo di uno scooter in pantaloncini e infradito, giusto il tempo di beggiare. E poi c'erano le timbrature multiple di chi attestava la presenza in servizio di colleghi mai arrivati ai Cantieri culturali della Zisa. A incastrare i furbetti del cartellino nel blitz anti-assenteismo al Comune di Palermo sono state le telecamere piazzate dai finanzieri del nucleo di Polizia economica-finanziaria - Gruppo Tutela mercato beni e servizi.
Furbetti del cartellino incastrati dai video
Gli investigatori delle Fiamme gialle attraverso videoriprese, appostamenti, pedinamenti ed esami documentali, hanno fatto emergere «numerosi e reiterati episodi di assenteismo» perpetrati dai dipendenti infedeli. Ventotto le misure cautelari eseguite per truffa in danno di un ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio.