Autovelox non idonei, le multe saranno annullate e rimborsate: il Veneto rischia di dover sborsare 16 milioni di euro

Il Palazzaccio ha accolto l’opposizione di un avvocato per una multa sostenendo che gli autovelox dovrebbero essere autorizzati e anche omologati.

Autovelox non idonei, le multe saranno annullate e rimborsate: il Veneto rischia di dover sborsare 16 milioni di euro
Autovelox non idonei, le multe saranno annullate e rimborsate: il Veneto rischia di dover sborsare 16 milioni di euro
di Redazione web
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Sabato 20 Aprile 2024, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 13:45

La sentenza della Cassazione fa tremare il Veneto. Protagonisti gli autovelox e le migliaia di sanzioni da cancellare. La suprema corte ha accolto l’opposizione di un avvocato per una multa sostenendo che gli autovelox dovrebbero essere autorizzati e anche omologati. Ma in realtà non è così perché molti quelli veneti, in particolare quelli di Treviso, non hanno l’omologazione. E quindi chiunque prenda una multa può adire al giudice di pace per farsela annullare. Non solo: se l’autovelox che l’ha fatta comminare è solo autorizzato ma non omologato può vincere e riavere indietro i soldi.

Casse vuote?

Secondo i dati 2022 su 2,7 miliardi totali di multe pagate dagli automobilisti, 51 milioni veniva dal Veneto e 16 si incassavano con i velox.

Treviso incassa 4 milioni ogni anno. Il tutto potrebbe generare un problema di cassa per i comuni, soprattutto quelli più piccoli. «Dal 2020 il ministero ha fatto solo autorizzazioni, ritenendo equivalenti ai fini sanzionatori le due procedure», spiega al Corriere del Veneto il direttore dell’Anci locale Carlo Rapicavoli. «I comuni, legittimamente, si sentivano in regola data l’indicazione dei ministri competenti. Ma la recente sentenza smentisce l’interpretazione sempre sostenuta dal ministero». 

Il botta e risposta legale

Il caso su cui ha deciso il Palazzo di Giustizia riguarda un avvocato che correva a 97 chilometri orari con il limite a 90 in tangenziale. Il giudice di pace e quello ordinario avevano accolto la tesi del legale sull’autorizzazione e l’omologazione. Il comune ha fatto ricorso in Cassazione. La sentenza impugnata ha operato una distinzione tra i due procedimenti. «L’approvazione non richiede la comparazione del prototipo con caratteristiche ritenute fondamentali o con particolari prescrizioni, mentre l’omologazione autorizza la riproduzione in serie di un apparecchio testato in laboratorio», hanno scritto i giudici.
 

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