Abusi su una 13enne al centro d'accoglienza, il prete sapeva ma ha taciuto: «Mi era stato detto in confessione»

Il sacerdote 56enne ha invocato il segreto ministeriale

Abusi su una 13enne al centro d'accoglienza, il prete sapeva ma ha taciuto: «Mi era stato detto in confessione»
Abusi su una 13enne al centro d'accoglienza, il prete sapeva ma ha taciuto: «Mi era stato detto in confessione»
di Redazione Web
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Venerdì 19 Aprile 2024, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 20:26

Sapeva ma ha deciso di tacere. Secondo l'accusa sarebbe coinvolto anche un prete nell'ambito del processo a un 47enne originario di Grottaglie (Taranto) per abusi su una ragazzina che all'epoca dei fatti (nel 2021) aveva 13 anni. Non come protagonista delle violenze, per cui l'imputato è stato invece condannato a sette anni di carcere dal Tribunale di Taranto, ma in quanto persona a conoscenza dei fatti, ossia i ripetuti abusi sulla vittima da parte del volontario del suo centro di accoglienza.

L'accusa al sacerdote

Il sacerdote 56enne di Taranto, responsabile del centro e dell’organizzazione di volontariato in cui si sarebbero consumati gli abusi, avrebbe saputo dei palpeggiamenti e delle violenze che avvenivano nella struttura ma avrebbe taciuto invocando il segreto ministeriale: tutto quello che sapeva gli era stato riferito in confessionale, questa la sua tesi. Tesi che però non convince l'accusa per cui il prete sarebbe venuto a conoscenza degli abusi al di fuori del confessionale. O almeno, non solo in quesi casi, ma anche in attività di gruppo e dalla sorella della presunta vittima, riporta Repubblica.

La denuncia era arrivata proprio dai genitori della minore.

Violenze che più persone avrebbero segnalato al sacerdote che ora, dopo che la gup Fulvia Misserini ha accolto il rinvio a giudizio chiesto dalla pm titolare del fascicolo Vittoria Petronella, finirà sotto processo, difeso dall’avvocato Martino Paolo Rosato.

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