Gina Lollobrigida, l'attrice 94enne contro la sua famiglia per difendere il compagno Andrea Piazzolla. «Se a qualcuno questo dà fastidio, me ne infischio»

L'attrice Lollobrigida si schiera contro la famiglia per difendere il suo giovane compagno
L'attrice Lollobrigida si schiera contro la famiglia per difendere il suo giovane compagno
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Giovedì 23 Settembre 2021, 21:41

Amore vero o circonvenzione d'incapace? E' ancora irrisolto il quesito sulla coppia formata da Gina Lollobrigida e Andrea Piazzolla. L’attrice 94enne difende a spada tratta il giovane assistente e va contro la sua famiglia d’origine. Il tutto mentre la diatriba prosegue nelle aule dei tribunali. In una intervista sulla rivista Oggi, Lollobrigida non usa mezzi termini: «Andrea è una persona che adoro. È intelligente, è la persona che mi sta più vicino, andiamo d’accordo che è una meraviglia. E se a qualcuno questo dà fastidio, me ne infischio», afferma decisa, liquidando così il nuovo rinvio a giudizio del suo factotum per circonvenzione di incapace.

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«Queste accuse sono ridicole. Spero solo che mi lascino vivere in pace le ultime giornate che il Padreterno vorrà regalarmi».

Sono due i processi a carico di Andrea Piazzola. Nel primo è stato rinviato a giudizio per circonvenzione di incapace: avrebbe depredato l’attrice approfittando della sua fiducia. A intentargli causa sono stati il figlio di Gina, Milko Skofic, e il nipote Dimitri assieme all’imprenditore spagnolo Javier Rigau il cui matrimonio per procura con l’attrice del 2010 è stato dichiarato nullo.

Nel secondo processo, invece, Piazzolla è accusato di aver tentato di vendere all’asta opere d’arte, cimeli e arredi dell’attrice per un valore di circa 300 mila euro. «Gina per me è tutto -  replica Piazzolla, è la mia priorità, una missione di vita.

Ogni cosa che Gina decide di fare viene strumentalizzata contro di lei e contro di me».

Secondo l’avvocato Michele Gentiloni Silveri, che rappresenta il figlio, il nipote e il marito mancato dell’attrice, le cose stanno diversamente: «Piazzolla ha carpito il consenso di Gina, dicendole che le opere sarebbero state sequestrate dall’autorità giudiziaria. Inoltre, la signora Lollobrigida non può disporre dei suoi beni perché è rappresentata da un’amministrazione di sostegno, nominata dal Tribunale». E questo nonostante la Lollobrigida abbia sostenuto che: «Con Andrea sono d’accordo su tutto».

«È lucida in alcuni settori dell’esistenza, quelli legati al lavoro, alle relazioni sociali e alla memoria storica», sostiene l’avvocato dei famigliari, «mentre nei rapporti con i familiari e nei settori patrimoniali, secondo i periti, è come una bambina di 5 anni». 

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